L’economia giapponese è cresciuta del 2,2% su base annua nel quarto trimestre, un ritmo più lento rispetto a quanto inizialmente riportato, complicando la posizione della banca centrale per un aumento dei tassi di interesse a breve termine, dato che la domanda interna persiste fiacca. I dati rivisti sono risultati inferiori alle previsioni medie degli economisti e alla stima iniziale di una crescita del 2,8%. E’ quanto riporta il Cabinet Office.
La domanda interna ha registrato un calo annualizzato dello 0,2%, il consumo privato, che rappresenta oltre la metà del PIL giapponese, è rimasto piatto.
La crescita delle esportazioni è stata registrata all’1%, con il deprezzamento dello yen che ha reso i beni giapponesi più accessibili a livello internazionale.
Su base trimestrale il PIL è cresciuto dello 0,6%, rispetto alla crescita dello 0,7% dei dati preliminari pubblicati il mese scorso.
I dati complicano la posizione della banca centrale per un aumento dei tassi di interesse a breve termine, dato che la domanda interna persiste fiacca. Così la BoJ probabilmente manterrà stabile il tasso di riferimento nella sua prossima riunione di politica monetaria del 18-19 marzo.
La spesa delle famiglie giapponesi è aumentata dello 0,8% a gennaio rispetto all’anno precedente, secondo i dati del Ministero degli Interni pubblicati oggi, un dato peggiore rispetto alle previsioni di mercato che si attestavano su un aumento del 3,6%.
Su base mensile la spesa è diminuita del 4,5%, rispetto a una flessione stimata dell’1,9%.