Dichiarazioni spontanee per i tre imputati al processo del crollo del ponte Morandi avvenuto il 14 agosto 2018 e che ha fatto 43 vittime.
A prendere la parola per primo è stato Matteo De Santis, responsabile dell’ufficio progettazione sorveglianza e monitoraggio di Aspi che ha detto “I nostri rapporti erano tutti prodotti con voti in entrata e in uscita arrivati dai tecnici di Spea”e, sull’attività di progettazione “il nostro ufficio riceveva solo una minima parte di questi incarichi. I progetti a noi delegati avevano natura per lo più conservativa e non strutturale. La gran parte dei restanti progetti era affidata a Spea”.
Il secondo è stato Paolo Agnese: “Il mio ruolo riguardava la manutenzione ordinaria, le grandi opere erano gestite dagli uffici centrali di Roma di Aspi”.
A chiudere è stato Luca Frazzica che ha sottolineato di aver ricevuto l’incarico “di analisi critica dell’operato Spea nella attività di monitoraggio. Io evidenziai le criticità sulle schede trimestrali”.