Il saldo commerciale a gennaio mostra un deficit a -264 milioni dai+2.495 milioni nello stesso mese del 2024. Lo rileva Istat, aggiungendo che a gennaio si stima una crescita congiunturale più ampia per le importazioni (+3,2%) rispetto alle esportazioni (+0,6%) con un incremento per l’area Ue (+1,8%) e una lieve riduzione per l’area extra-Ue (-0,6%). Su base tendenziale l’export cresce su base annua del 2,5% in termini monetari, mentre si riduce del 2,6% in volume, la crescita in valore è più intensa per i mercati extra-Ue (+3,3%) rispetto a quelli Ue (+1,9%).
Il deficit energetico a -4.693 milioni è superiore rispetto a un anno prima (-4.233 milioni). L’avanzo nell’interscambio di prodotti non energetici si riduce da 6.728 milioni di gennaio 2024 a 4.428 milioni di gennaio 2025.
Ricordiamo che la bilancia commerciale è il conto che registra importazioni ed esportazioni di uno Stato. È quindi la differenza (saldo) tra il valore delle merci vendute all’estero e quelle acquistate da un altro Paese. Quando il valore totale delle esportazioni è superiore alle importazioni, la bilancia commerciale è positiva e produce un surplus commerciale . Un surplus commerciale significa che il paese ha realizzato profitti dal commercio internazionale. Quando il valore totale delle esportazioni è inferiore alle importazioni, la bilancia commerciale è negativa e produce un deficit commerciale. Un deficit commerciale significa che il paese sta spendendo più di quanto guadagna nell’arena globale.