Il ministro della Difesa ucraino Rustem Umerov ha confermato il sostegno dell’Ucraina all’accordo di cessate il fuoco con la Russia annunciato dagli Stati Uniti e ha affermato che l’Ucraina sarebbe favorevole al monitoraggio degli accordi da parte di paesi terzi.
“Nessuno più degli ucraini vuole una pace giusta e la nostra posizione rimane onesta, trasparente e coerente”, scrive Umerov su X.
Quanto alla tregua nel Mar Nero, il ministro osserva: “La parte ucraina sottolinea che qualsiasi movimento da parte della Russia delle sue navi militari al di fuori della parte orientale del Mar Nero costituirà una violazione dello spirito di questo accordo, sarà considerato una violazione dell’impegno a garantire la sicurezza della navigazione nel Mar Nero e una minaccia alla sicurezza nazionale dell’Ucraina. In questo caso l’Ucraina avrà il pieno diritto di esercitare il diritto all’autodifesa”.
Quanto hai successivi punti, riassume Umerov: “Tutte le parti hanno concordato di sviluppare misure per l’attuazione dell’accordo dei presidenti per vietare gli attacchi contro le strutture energetiche dell’Ucraina e della Russia e di continuare a lavorare per il raggiungimento di una pace duratura e sostenibile”.
Inoltre, “con l’Ucraina, gli Stati Uniti hanno ribadito il loro sostegno per contribuire allo scambio dei prigionieri di guerra, al rilascio dei detenuti civili e al ritorno dei bambini ucraini trasferiti con la forza”.
“Per un’efficace attuazione degli accordi, è importante tenere al più presto ulteriori consultazioni tecniche per concordare tutti i dettagli e gli aspetti tecnici dell’attuazione, del monitoraggio e del controllo degli accordi”, conclude Umerov.
La notizia arriva da due note riassuntive della Casa Bianca riguardo i colloqui in Arabia Saudita e che coincidono in quattro di cinque punti elencati.
Ciascuno dei due paesi avrebbe concordato di “garantire la sicurezza della navigazione, eliminare l’uso della forza e impedire l’uso di navi commerciali per scopi militari nel Mar Nero e anche di sviluppare misure per l’attuazione degli accordi sulla cessazione degli “attacchi contro le strutture energetiche di Russia e Ucraina”.