Nel cuore della Puglia, nella valle d’Itria anche nota come la Murgia dei Trulli, in una terra dove le tradizioni più antiche e autentiche non sono mai morte, un’azienda ultradecennale porta avanti l’appassionato sapere di famiglia: la sartoria d’eccellenza. Il brand manager Alberto Latorre ci racconta la realtà della Sartoria Latorre.
Ci racconti le origini della vostra azienda…
«Tutto inizia nel 1965, a Locorotondo, dove mio padre Michele Latorre ha pochi strumenti ma un eccelso talento: armato di una macchina a pedali, un ago e un filo comincia a realizzare capi su misura artigianali da uomo. Un indumento alla volta, spronato dall’ottima risposta dei primi clienti, mio padre decide di ingrandire l’azienda che oggi vanta uno staff di oltre 120 dipendenti. Io e i miei tre fratelli Vito, Alessio e Luciano proseguiamo la conduzione familiare della Sartoria, ciascuno operando nel suo settore e continuando a pensare in grande».
Quali sono i vostri prodotti e servizi di punta?
«Come artigiani dell’alta sartoria italiana, offriamo un ampio catalogo di capi spalla, dunque giacche, abiti, paltò, cappotti, blazer. Ogni singolo capo viene confezionato un passaggio alla volta, con la supervisione scrupolosa di tanti artigiani che lavorano con noi in azienda e che, all’occorrenza, definiscono anche manualmente i capi. È così che la passione per l’alta sartoria e il fiuto imprenditoriale di mio padre hanno consentito alla Sartoria di innovare e aggiornare costantemente i propri metodi di realizzazione. Oggi la nostra tecnologia all’avanguardia ci consente di offrire una sartoria artigianale più contemporanea e fresca. Mantenendo un ottimo percepito sartoriale, abbiamo adottato un’ottica di produzione semi-industriale che ci consente di piazzarci sul mercato con il giusto rapporto qualità-prezzo».
Ci indichi tre punti di forza della Sartoria Latorre…
«Il nostro primo fiore all’occhiello è la produzione, 100% Made in Italy, precisamente in Puglia. La nostra essenza sartoriale è profondamente radicata nel solco della tradizione, ma è stata capace di adattarsi a strumenti ed esigenze sempre nuovi. È anche per questo che la nostra clientela arriva da tutto il mondo e si distingue per un alto profilo in termini di gusto e ricercatezza. Poi c’è il nostro DNA, lo stile che ci contraddistingue nel tempo e che detta ogni singola cucitura che firmiamo: i nostri capi sono leggeri, morbidi, avvolgenti, dunque anche facili da portare. Il nostro più grande riscontro? L’affezione che i clienti sviluppano per il nostro prodotto e le sue caratteristiche. Infine, la sostenibilità. Da anni abbiamo iniziato un percorso di attenzione alle problematiche ambientali, a partire dall’energia elettrica: il nostro stabilimento infatti produce in autonomia l’80% del suo fabbisogno energetico. Inoltre limitiamo al massimo la produzione di imballaggi, impiegando materiali riciclabili e riciclati. Ma guardiamo ancora più in grande: nella nostra zona abbiamo piantato circa 300 alberi di ulivo che contribuiscono ad arricchire ed abbellire un’area già di per sé meravigliosa. Vogliamo lasciarla meglio di come l’abbiamo trovata».
Come sognate la vostra Sartoria nel futuro?
«Speriamo di veder fiorire l’innesto della nuova generazione, che sarebbe la terza al comando dell’azienda. Il mio augurio è che i nostri figli possano darci il loro contributo migliorando ulteriormente quello che è stato il sogno del loro nonno prima e dei loro genitori poi. L’obiettivo è sicuramente proseguire con il rilancio dell’azienda sui mercati esteri, consolidando e incrementando la presenza dove siamo, quindi in Italia e in tutta Europa, e crescendo nel Nord America».Uno stile fresco e confortevole, pregiatissimo nella fattura e ricercato nelle forme: ecco la firma della Sartoria Latorre, autentica e immortale.