Il Giubileo 2025 e l’annuncio dell’arrivo di milioni di turisti e pellegrini a Roma e l’enigma tra realtà o kimera sul lievitare del volume d’affari per le case vacanza. Al momento stando ai dati, riportati da più parti tra cui Adnkronos, si è verificato più un “effetto annuncio”, con l’offerta di strutture ricettive aumentata in modo esponenziale nella Capitale già prima dell’inizio dell’Anno Santo.
Giubileo e affitti brevi a Roma
A Roma in preparazione del Giubileo 2025 sembrava che chiunque avesse una casa, addirittura chi ne ha avuto la possibilità ne ha acquistata una per poterla adibire a casa vacanza, non importa che lavoro si svolgesse, il secondo era assolutamente host su Airbnb, con la pretesa di ricevere la “grazia” dall’Anno Santo e raccogliere un consistente gruzzolo dal settore turismo.
Questo ha comportato un pullulare di case vacanze e soprattutto di affitti brevi in giro per la città, tanto che chi cercava in locazione un appartamento residenziale ha dovuto desistere.
A snocciolare i numeri è SoloAffitti, azienda italiana fondata quasi trent’anni fa che si occupa di aiutare i proprietari nella gestione della rendita immobiliare.
Il boom di arrivi a Roma, stimati in 35 milioni con introiti pari a 17 miliardi di euro, non sarebbe finora corrisposto a un’occupazione totale degli appartamenti inseriti nel circuito degli affitti brevi. Anzi, secondo lo studio il tasso medio di occupazione è del 70%, l’8% in meno rispetto ai primi mesi del 2024.
Aspettative deluse
Secondo l’azienda, chi aveva già un immobile in affitto per periodi brevi, in questo primo trimestre del 2025 sta guadagnando meno. E ancora peggio se la passerebbero coloro che hanno convertito gli alloggi da residenziali a turistici proprio per l’Anno Santo.
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Un fenomeno che in qualche modo era stato previsto anche da Federalberghi con Giuseppe Roscioli, presidente di Federalberghi Roma che ha confermato: «I primi mesi a livello di presenze non sono stati quelli che ci aspettavamo – dice Roscioli – dicembre, gennaio e febbraio sono stati sotto tono, leggermente meno rispetto all’anno precedente. Una tendenza legata a questa enfasi data al Giubileo e probabilmente molte persone hanno preferito non venire a Roma durante questo periodo. E’ normale che quando c’è un grande evento succeda questo, ma non solo a Roma. Faccio un esempio: anche io se pensassi di fare un weekend a Parigi non sceglierei il periodo delle Olimpiadi e ci andrei in un altro momento, a meno che non fossi interessato a quel tipo di evento».
Salgono i prezzi nelle case vacanza
In ogni caso, i prezzi continuano a crescere. Per una notte a Roma in questo momento la media in un alloggio privato è di 199 euro, il 5% in più rispetto all’inizio del 2024.
Di sicuro un potenziale guadagno che ingolosisce i proprietari, che se particolarmente fortunati possono incassare quindi fino a 6mila euro al mese. Ma il problema, che ha ormai raggiunto livelli emergenziali in città, è che questa crescita degli affitti brevi si è riversata sul mercato della locazione residenziale: molti proprietari hanno trasferito la propria offerta dal mercato degli affitti a medio-lungo termine a quello dei brevi.
Sempre perché l’aspettativa era di fare grossi e costanti affari per tutto il 2025. Sono oltre il 17%, secondo “SoloAffitti”, coloro che hanno convertito un immobile.
Calendari vuoti a Roma: il Giubileo tradisce le case vacanza
Prenotazioni in calo nei periodi di bassa stagione anche in una città come Roma ci stanno e sono fisiologici ma avere i calendari vuoti nell’anno annunciato come la panacea del turismo nazionale fa davvero strano, abbiamo sentito Andrea De Leonardis, host Airbnb di sei case vacanze a Roma, per avere una mappatura delle zone interessate dal turismo, come ci conferma Andrea prevalentemente straniero da sempre.
Le strutture ricettive gestite da Andrea si trovano nel quartiere Esquilino perfetto anche per un turismo religioso e per godere del Giubileo con le basiliche di Santa Maria Maggiore e San Giovanni a pochi passi, ma anche nel ricercato e sofisticato quartiere Monti, tra il Colosseo e i Fori Imperiali e ancora nel più popolare quartiere Testaccio.
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«Dall’inizio del Giubileo abbiamo registrato una flessione evidente nelle prenotazioni”, spiega. “Gennaio e febbraio sono sempre stati mesi di bassa stagione, ma non mi era mai capitato di avere quasi tutte le case vuote fino a metà marzo. È stato un calo significativo, in parte prevedibile, vista la corsa alla conversione degli immobili in strutture ricettive da parte di chi cerca guadagni extra».
Una tendenza che, secondo Andrea, non ha risparmiato neanche le zone più turistiche: «Il calo è stato evidente anche a Trastevere. Solo adesso sto riprendendo un buon ritmo, con i calendari finalmente pieni almeno fino a giugno».
A pesare sul settore è anche l’incremento dell’offerta a fronte di una domanda instabile: «Negli anni scorsi i prezzi crescevano. Quest’anno, invece, c’è stata una flessione drastica. Molti proprietari abbassano le tariffe pur di affittare, ma così si rovina il mercato. Io preferisco lasciare una casa chiusa piuttosto che scendere sotto una soglia minima», sottolinea.
Le difficoltà coinvolgono anche il mercato delle locazioni tradizionali. «Un’agenzia immobiliare con cui collaboro mi ha detto che a fine 2024 il mercato era completamente fermo. Solo da marzo qualcosa si è mosso, anche per via del flop delle case vacanza».
Secondo Andrea, bisognerà attendere la fine del Giubileo per un possibile riequilibrio: «Gestire una casa vacanza è un vero lavoro, che richiede presenza e impegno. Senza gli introiti attesi, diventa insostenibile. Questo, a mio avviso, è un anno un po’ ‘bolla’. Poi ci sarà un ritorno alla normalità».
E sul turismo religioso, tema centrale del Giubileo, è netto: «È un tipo di turismo poco spendente e sicuramente organizzato, che arriva sia dall’Italia che dall’Estero per alloggiare in strutture religiose o già predisposte dai tour operator a cui si rivolgono. Nelle mie strutture non ho visto alcun pellegrino. Chi non è interessato all’evento Giubileo sta semplicemente aspettando che passi la buriana, è il classico ‘effetto annuncio’ che frena il turista tradizionale».