Pasqua più salata per gli italiani, basta fare un giro nei supermercati per capire che le famiglie dovranno mettere in conto sensibili rialzi dei prezzi per i generi alimentari, con alcuni prodotti che registrano rincari a due cifre rispetto al 2024.
Assoutenti segnala che nell’ultimo mese i listini di alcuni beni alimentari hanno registrato una vera e propria impennata, come nel caso del burro e del caffè, che su base annua rincarano entrambi del +19,5%, mentre il cioccolato sale del +9,6% e il cacao del +14,1%.
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A proposito di cioccolato, comprare le uova di Pasqua quest’anno è un’impresa da ricchi, con prezzi schizzati alle stelle e le marche più blasonate sono praticamente un investimento.
Tensioni anche sul fronte delle uova di gallina, tra i prodotti più consumati a Pasqua, i cui prezzi aumentano del +4,6% su anno.
Ma la lista dei rincari è lunga: agrumi +7,2%, insalata +5,4%, pomodori +6,1%, bevande analcoliche +7,8%, carne bovina +4,4%, formaggi e latticini +4,1%.
La Pasqua degli italiani, in viaggio
Nonostante i prezzi in aumento e la situazione economica incerta gli italiani sembrano non rinunciare al viaggio, potremmo dirla con Lucio Battisti, “sì viaggiare, rallentando, senza esagerare”.
Il calendario infarcito di ponti e festività spinge le partenze, infatti, un italiano su cinque è in viaggio, il 90% nel Belpaese. Che si tratti di mare, montagna o città d’arte, a vincere è il turismo lento ed esperienziale.
Tutti in viaggio appassionatamente, sono oltre 11 milioni gli italiani in vacanza per Pasqua e i ponti di 25 Aprile e 1° Maggio, per un giro d’affari di quasi 5 miliardi di euro.
D’altronde erano decenni che non capitava un calendario così ben apparecchiato per chi vuole ritagliarsi un break primaverile: tra Pasqua, Pasquetta, Festa della Liberazione e dei Lavoratori, prendendosi sette giorni di ferie volendo si possono fare 16 giorni di vacanza: da sabato 19 aprile fino a domenica 4 maggio; anche se solo 2.7 milioni di italiani – secondo l’indagine realizzata da Tecné per conto di Federalberghi – si ritaglieranno più di un weekend di stacco.
Incognita meteo e rincari
Pasqua con chi vuoi, dunque, ma come abbiamo appena scritto, possibilmente in viaggio. Unico fattore a frenare gli entusiasmi è l’incognita meteo, con le previsioni nazionali non esattamente rosee. Anche i consistenti rincari, che quest’anno hanno interessato in particolar modo i voli aerei, non aiutano.
Boom del turismo “slow” ed esperienziale
Per staccare la spina per un weekend, in generale gli italiani preferiscono optare per un turismo lento ed esperienziale.
Secondo un’analisi di Coldiretti/Terranostra Campagna Amica, la Pasqua 2025 è all’insegna del record per la vacanza in agriturismo, con oltre 1.6 milioni di presenze complessive, tra pernottamenti, pranzi e visite giornaliere, per una crescita vicina al +10% rispetto allo scorso anno.
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E non solo per Freedome, startup innovativa che offre oltre 4.500 esperienze outdoor in tutta Italia con una community di 350.000 partecipanti e più di 1.500 operatori professionali, proprio le esperienze sono diventate il cuore della pianificazione del viaggio.
Mete preferite, su tutte l’Italia, poi Barcellona e Parigi
Secondo Federalberghi la destinazione privilegiata resta il Belpaese per l’88% degli intervistati, ma l’opportunità dello stacco prolungato spinge molti (12%) a scegliere anche località estere.
Le mete preferite per chi resterà in Italia sono il mare (34.9%), la montagna (23.9%), le località d’arte (18.5%) e a seguire i laghi (5.5%) e le località termali (1.3%). Per chi invece sceglie l’estero vincono le grandi capitali europee (76.6%), seguite da quelle extraeuropee (13.2%), dal viaggio in crociera (5.7%) e dalle località marine (4.5%).
Entrando più nel dettaglio, tra le città più gettonate per Pasqua, 25 Aprile e 1° Maggio in testa alla graduatoria sulle app specializzate da Skyscanner a Holidu, da Omio a Jetcost, ci sono Barcellona e Parigi, seguite da Roma e Napoli; e ancora Londra, Istanbul, Canarie e Mar Rosso.
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E se la Spagna è il Paese in assoluto più desiderato, sul lungo raggio è il Giappone, più di New York, che si impone come destinazione preferita, confermando un trend in costante ascesa. Una tendenza confermata anche dall’osservatorio di Astoi Confidustria Viaggi, che ha previsto ricavi in crescita del 55% rispetto al 2024 per tutto il turismo organizzato: agenzie di viaggi, tour operator e società di servizi.