logo_business24it
  • ECONOMIA
  • LAVORO
  • ATTUALITA’
  • POLITICA
  • AMBIENTE
  • INTERVISTE
  • SPORT
Link utili >
Programmi TV
Radio
  • ECONOMIA
  • ATTUALITA’
  • LAVORO
  • POLITICA
  • AMBIENTE
  • INTERVISTE
  • Canale 824 di Sky
  • CAST
  • INFORMAZIONI
  • CONTATTI
Cerca nel sito
Lavoro

Caporalato, Uber Italy commissariata per sfruttamento dei rider

Matteo Valléro
1 Giugno 2020
  • copiato!

Migliaia di migranti pagati 3 euro l’ora Uber Italy commissariata per caporalato. La Sezione misure di prevenzione del Tribunale di Milano ha disposto l’amministrazione giudiziaria della filiale italiana del gruppo americano […]

Migliaia di migranti pagati 3 euro l’ora

Uber Italy commissariata per caporalato. La Sezione misure di prevenzione del Tribunale di Milano ha disposto l’amministrazione giudiziaria della filiale italiana del gruppo americano per lo sfruttamento di migliaia di lavoratori che per pochi spicci si fanno i chilometri in bici per consegnare il cibo a domicilio tramite Uber Eats, l’app dell’apposito servizio collegata al gruppo di noleggio auto.

Per i giudici di Milano, Uber, attraverso società di intermediazione di manodopera, avrebbe sfruttato oltre un migliaio di lavoratori su tutto il territorio nazionale, la maggior parte dei quali immigrati provenienti dai centri di accoglienza.

Secondo quanto ricostruito dal Nucleo di polizia economico finanziaria della Guardia di Finanza di Milano questi rider venivano pagati tre euro l’ora, mentre Uber Italia pagava una cifra molto più elevata a due ditte, una società di intermediazione e una ditta individuale, che si occupavano di reclutare e gestire i lavoratori.

Per l’accusa, l’emergenza Covid e l’esplosione dei servizi di consegna a domicilio dovuta alla quarantena “potrebbe aver provocato anche reclutamenti a valanga e non controllati di fattorini, in un regime di sopraffazione di soggetti reclutati in una situazione di emarginazione sociale aggravata dall’emergenza sanitaria a seguito della quale l’utilizzo dei rider è progressivamente aumentato a causa dei restringimenti alla libertà di circolazione“.

Gli indici di sfruttamento valutati dai magistrati sono essenzialmente due: lo sfruttamento lavorativo e l’approfittamento dello stato di bisogno. La società che lavorava per conto di Uber Italy, infatti, procacciava lavoratori quasi tutti provenienti da “zone conflittuali del pianeta (Mali, Nigeria, Costa d’Avorio, Gambia, Guinea, Pakistan, Bangladesh e altri) e la cui vulnerabilità è segnata da anni di guerre e povertà alimentare“, si legge nel testo. Il giudice ha considerato anche il “forte isolamento sociale in cui vivono questi lavoratori che offre l’opportunità di reperire lavoro a bassissimo costo, poiché si tratta di persone disposte a tutto per sopravvivere, sfruttate e discriminate da datori di lavoro senza scrupoli“.

Sotto inchiesta è finita anche la società di intermediazione.

di: Maria Lucia PANUCCI[:]

Cmp

Business24™ - testata giornalistica del Gruppo Editoriale World Vision s.r.l.
Direttore responsabile ad interm Giulia Guidi
Direttore responsabile Maria Lucia Panucci

  • ECONOMIA
  • ATTUALITA’
  • LAVORO
  • POLITICA
  • AMBIENTE
  • INTERVISTE
  • POLITICA
  • CAST
  • CONTATTI
  • INFORMAZIONI
  • RADIO
TORNA ALL'INIZIO

Business24™ - testata giornalistica del Gruppo Editoriale World Vision s.r.l.
Direttore responsabile ad interm Giulia Guidi
Direttore responsabile Maria Lucia Panucci

Attenzione: errori di compilazione
Indirizzo email non valido
Indirizzo email già iscritto
Occorre accettare il consenso
Errore durante l'iscrizione
Iscrizione effettuata
Privacy Policy Cookie Policy Cmp Copyright © 2024. All Rights Reserved. Business24™
registrata presso il Tribunale di Genova
iscr. n° 10/2020 del 23/06/2020
World Vision s.r.l. P.I. 02848430993
Exit mobile version
Menu
  • ECONOMIA
  • LAVORO
  • ATTUALITA’
  • POLITICA
  • AMBIENTE
  • INTERVISTE
  • SPORT