Washington ne aveva chiesto la rimozione da Apple e Google store ma un giudice californiano l’ha negata
Il giudice californiano Laurel Beeler ha bloccato il divieto imposto dal Dipartimento del commercio di scaricare l’app di messaggistica WeChat, di proprietà cinese. Washington ne aveva chiesto la rimozione da Apple e Google store e a partire da domenica sera chi l’aveva scaricata non avrebbe più potuto usarla nel pieno delle sue funzionalità.
La sentenza è una vittoria per il gigante tecnologico cinese Tencent Holdings, proprietario dell’app di messaggistica, e per la statunitense WeChat Users Alliance, l’organizzazione senza scopo di lucro che rappresenta diversi utenti di app mobili che ha presentato la mozione contro l’amministrazione Trump ad agosto.
WeChat ha 19 milioni di utenti negli Usa e oltre 1,2 miliardi nel mondo. È usata per inviare messaggi, fare chiamate telefoniche e trasferire denaro. È ampiamente usata dalle aziende in Cina, comprese le società statunitensi che vi operano, per comunicazioni aziendali e marketing.
L’amministrazione Trump ha deciso di impugnare l’ordine sottolineando la priorità di “proteggere la sicurezza nazionale degli Stati Uniti”.
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: ASKANEWS
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