Solo nel periodo delle festività invernali
Confesercenti ha lanciato l’allarme sui consumi in calo nelle festività invernali: con la diffusione della variante Omicron e l’accelerazione dei contagi e delle quarantene, si rischia di perdere oltre due miliardi di euro di consumi minori, 932 miliardi dalle famiglie italiane e 1,2 miliardi di mancate spese di turisti stranieri.
Uno stop, quello annunciato, che potrebbe comportare una riduzione dello 0,5% del tasso di crescita del Pil nel quarto trimestre.
Le motivazioni, spiegano da Confesercenti, sono i maggiori isolamenti domiciliari, che incidono sulle spese delle famiglie, e lo stop turistico in un periodo in cui di norma invece i viaggi aumentano. In questo senso i più colpiti sono turismo e ristorazione, a partire dalla ricettività e dalle agenzie di viaggio. Rispettivamente, questi ultimi due settori vedono a rischio 1,1 miliardi e 136 milioni di euro.
Ma i disagi non si fermano qui: con la chiusura di discoteche e sale da ballo e le mancate prenotazioni nei ristoranti si perdono 310 milioni di euro di fatturato; e i bar a loro volta ne perdono 135 milioni; il tutto potrebbe comportare una nuova ricaduta economica che comprometterebbe i risultati del 2021 nel suo complesso. «La variabile Omicron comporta la necessità di nuovi accorgimenti e nuove tutele, occorre prenderne atto – commenta la presidente di Confesercenti, Patrizia De Luise. – Ora è assolutamente necessario tarare i provvedimenti restrittivi affinché, pur salvaguardando prioritariamente la salute, siano comunque compatibili con il regolare svolgimento delle attività economiche o, dove questo non fosse possibile, adottare tempestive misure di sostegno per imprese e lavoratori. Bisogna intervenire urgentemente per ristabilire fiducia e certezze».
di: Micaela FERRARO
FOTO: ANSA
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