Crescono più delle attese i prezzi import/export. Aumentano anche le scorte industriali, in linea con le stime
Forte aumento delle vendite al dettaglio negli Usa. A gennaio il dato ha segnato un +3,8% dopo un calo del 2,5% nel mese precedente, secondo i dati del Dipartimento del Commercio USA. Indicazioni che vanno oltre il +2% delle stime di consensus Bloomberg. E’ il miglior dato a 10 mesi dopo il tonfo di fine 2021 dovuto principalmente all’effetto Omicron.
Su base annua si è registrato un aumento del 12,96% (+16,71% a dicembre).
Il dato “core”, ossia le vendite al dettaglio escluse le auto, registra un +3,3% dopo il -2,8% di dicembre e contro attese per un +0,8%.
Cresce più delle attese il commercio a gennaio. Secondo quanto rilevato dal Bureau of Labour Statistics americano i prezzi import hanno segnato un -0,2% su mese dal +0,7% di novembre, rispetto al +0,3% atteso degli analisti. Su base annua registrano una variazione positiva pari a +10,9%.
I prezzi export hanno riportato un incremento del 2,9% dopo il -1,6% del mese precedente (da un preliminare di -1,8%), superiore al consensus (+1,3%). Su anno il dato evidenzia un incremento del 15,1%.
Crescono anche le scorte dell’industria in USA a dicembre. A dicembre si è registrato un aumento del 2,1% a 2.206,7 miliardi di dollari in linea con quanto stimato dagli analisti e dopo il +1,5% del mese precedente. Su base annua si è registrato un aumento del 10,5%.
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: SHUTTERSTOCK
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