Nel 2021 i compratori online sono stati 38 milioni, più della metà della popolazione italiana
L’agenzia di marketing digitale Sud Digital ha prodotto un’interessante infografica sullo stato di salute dell’e-commerce in Italia, settore nel quale il nostro Paese di conferma al quinto posto in Europa per numero di acquisti.
La tendenza ha ricevuto un indubbio acceleramento durante la pandemia ma il trend è positivo da almeno un decennio, con significative differenze a livello europeo in termini di modalità di pagamento e oggetti acquistati.
Stando al report, nel 2021 sono stati 38 milioni i compratori italiani che hanno approfittato dell’e-commerce, più della metà della popolazione totale. Il 64.7% del campione ha effettuato gli acquisti da un tablet o da un telefono: un dato che cresce di pari passo con la diffusione di questi dispositivi nel Paese, raddoppiata in cinque anni passando dal 5% al 10%.
I compratori italiani sono comunque attenti osservatori: il 94% del campione sostiene di effettuare ricerche mirate e preliminari prima di acquistare un prodotto, affidandosi nell’86% dei casi alle recensioni online. Gli acquirenti si mostrano anche abbastanza decisi: il 64% del traffico arriva da ricerche organiche.
Parlando di abitudine al consumo, gli italiani si mostrano da un lato pazienti nell’attesa del pacco (il 68% è disposto ad attendere dai tre ai cinque giorni per la consegna), seppur a fronte di costi di spedizione bassi, dall’altro insicuri sui propri acquisti, prediligendo formule con possibilità di restituzione del prodotto in maniera agile e veloce.
Per quanto riguarda le piattaforme, la prediletta rimane Amazon ma si ritagliano il loro spazio anche altri servizi, dalla spesa di Esselunga al secondo posto, al fast fashion Shein. Seguono Zalando e Unieuro.
Il mercato dell’e-commerce in Italia ha un volume di 27.4 miliardi di euro e stando alle previsioni entro il 2023 si sfonderà quota 40 miliardi. Il mercato italiano in questo si presenta come una vera e propria terra dell’oro per i colossi dell’e-commerce, anche data la poca concorrenza presente rispetto agli altri Paesi europei.
di: Marianna MANCINI
FOTO: PIXABAY
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