logo_business24it
  • ECONOMIA
    • IMPRESA
    • FISCO
  • FINANZA
    • BANCHE
    • CRIPTOVALUTE
  • BORSA
  • LAVORO
  • ATTUALITA’
    • Esteri
    • TUTTO E’ BUSINESS
    • GREEN
  • POLITICA
  • INTERVISTE
Link utili >
Programmi TV
Radio
  • ECONOMIA
    • IMPRESA
    • FISCO
  • FINANZA
    • BANCHE
    • CRIPTOVALUTE
  • BORSA
  • LAVORO
  • ATTUALITA’
    • Esteri
    • TUTTO E’ BUSINESS
    • GREEN
  • POLITICA
  • INTERVISTE
  • PROGRAMMI TV
  • RADIO
  • PRESS
  • CAST
  • INFORMAZIONI
  • CONTATTI
  • Canale 824 di Sky
  • PRESS
  • CAST
  • INFORMAZIONI
  • CONTATTI
Cerca nel sito
Fisco

Superbonus, il giorno dell’Istat. Mef: “Conti a posto”

Giulia Guidi
1 Marzo 2023
  • copiato!

Oggi, mercoledì, verranno pubblicati i nuovi dati sui conti pubblici del 2022, incorporando l’impatto dei bonus edilizi. Il peso dovrebbe però quasi tutto essere concentrato sul 2022 I numeri record […]

Oggi, mercoledì, verranno pubblicati i nuovi dati sui conti pubblici del 2022, incorporando l’impatto dei bonus edilizi. Il peso dovrebbe però quasi tutto essere concentrato sul 2022

I numeri record del Superbonus continuano ad agitare imprese e partiti, ma almeno quelli del deficit del 2023 dovrebbero rimanere contenuti. La parola finale spetta all’Istat, che oggi, mercoledì, pubblicherà i nuovi dati sui conti pubblici del 2022, incorporando l’impatto dei bonus edilizi, fra cui spicca il macigno del Superbonus al 110%. Il peso dovrebbe però quasi tutto essere concentrato sul 2022, facendo schizzare il 5,6% atteso dalla Nadef, ma lasciando contenuti gli effetti sul 4,5% previsto dal governo per quest’anno.

Come spiega l’Ansa, prudenza e cautela sono d’obbligo, perché i calcoli dell’Istat non sono noti a nessuno fino alla loro pubblicazione ufficiale, ma fonti del Mef ricordano che il deficit 2023 parte già da un dato fondamentale per i conti: il Superbonus e le sue costose – per lo Stato – cessioni dei crediti sono state bloccate con il decreto del 16 febbraio, un argine considerato necessario dal governo per non mandare all’aria i conti pubblici.

In totale i bonus – di cui il 110% è la fetta principale – sono costati oltre 120 miliardi secondo le ultime stime, destinate a cambiare probabilmente al rialzo visto che ancora non sono disponibili le operazioni autorizzate dall’Agenzia delle Entrate entro il 16 novembre scorso, quando sull’agevolazione cadde la prima scure che la portò da 110% a 90%.

A schiarire le nubi sul deficit 2023 intervengono anche altri fattori positivi. I prezzi energetici continuano a scendere e molto probabilmente si alleggerirà la spesa per sostenere famiglie e imprese. E tutto lascia pensare che il Pil sarà ben più alto dello 0,6% della Nadef, forse sfiorando l’1%.

L’agenzia Moody’s già rivede al rialzo le sue stime di crescita per l’Italia, che da negative (-1,4%) diventano positive (+0,3%), proprio grazie al calo dei prezzi dell’energia e ai minori rischi di carenze energetiche. Il nuovo dato dell’Istat, che insieme ad Eurostat ha deciso il metodo di calcolo dei bonus (concentrati nell’anno di attivazione dello sconto o spalmati negli anni), è fondamentale anche per definire i prossimi passi sulle modifiche al decreto del 16 febbraio. Modifiche che dovrà fare il Parlamento, dopo che il Mef gli assegnerà le risorse da spendere. Tutte legate agli spazi che si libereranno sul deficit 2023.

Dopo che l’Istat farà chiarezza sui conti, ci sarà quindi anche la nuova convocazione del tavolo tecnico al Mef, che ha già riunito una volta governo, categorie e banche sul nodo dei crediti incagliati. Nel frattempo si studiano le ipotesi sul tavolo: dall’utilizzo degli F24 a compensazione dei crediti, estendendolo anche ai correntisti oltre che alle imprese, all’intervento di altri acquirenti, come chiedono a gran voce le categorie che vorrebbero un intervento delle partecipate.

L’Ance anche oggi ha espresso “forte preoccupazione per la situazione esplosiva” che si è creata dopo l’approvazione del decreto “che non risolve in nessun modo il problema dei crediti incagliati legati ai bonus edilizi. Si tratta di circa 19 miliardi di euro, già maturati, che se non pagati mettono a rischio 115.000 cantieri di ristrutturazione delle case in tutta Italia, oltre 32.000 imprese e 170.000 lavoratori, che raddoppiano se si considera l’indotto”, avverte il vicepresidente di Ance, Stefano Betti, in audizione alla commissione Finanze della Camera.

Negli emendamenti al decreto, se ci saranno margini di manovra in termini di risorse, potrebbe rientrare anche una riattivazione della cessione del credito o sconto in fattura per le fasce di reddito basse e per gli incapienti, e per gli interventi legati al sismabonus, come chiede anche oggi Confedilizia.

(foto SHUTTERSTOCK)

  • istat
  • mef
  • superbonus

Ti potrebbero interessare

Economia
9 Maggio 2025
Istat: a marzo cala la produzione annuale
Sul dato mensile, però, risulta in aumento rispetto a febbraio, al netto dei fattori stagionali
Guarda ora
Lavoro
1 Maggio 2025
Lavoratori, come stiamo?
Intervista a Damiano, ex ministro del Lavoro, con una lunga storia nel mondo sindacale e ora presidente di Lavoro&Welfare
Guarda ora
Economia
30 Aprile 2025
Pil, Italia in contropiede: segna +0,3%
Crescita trainata da industria e agricoltura. Giorgetti rivendica il successo delle politiche economiche: “segnale forte”, ma i servizi rallentano e…
Guarda ora
Lavoro
1 Aprile 2025
Lavoro, a febbraio occupati in crescita a +47mila
L'Istat comunica che il tasso di disoccupazione scende al 5,9% ai minimi dal 2007
Guarda ora
Economia
28 Marzo 2025
Cambiamenti climatici e gli italiani: sei su dieci mostrano preoccupazione
Istat, il timore maggiore è per il dissesto idrogeologico dopo eventi estremi
Guarda ora
Cmp

Business24™ - testata giornalistica del Gruppo Editoriale World Vision s.r.l.
Dir. resp.le: Maria Lucia Panucci

  • ECONOMIA
  • IMPRESA
  • ATTUALITA’
  • LAVORO
  • BORSA
  • FINANZA
  • POLITICA
  • CAST
  • CONTATTI
  • INFORMAZIONI
  • RADIO
TORNA ALL'INIZIO

Business24™ - testata giornalistica del Gruppo Editoriale World Vision s.r.l.
Dir. resp.le: Maria Lucia Panucci

Attenzione: errori di compilazione
Indirizzo email non valido
Indirizzo email già iscritto
Occorre accettare il consenso
Errore durante l'iscrizione
Iscrizione effettuata
Privacy Policy Cookie Policy Cmp Copyright © 2024. All Rights Reserved. Business24™
registrata presso il Tribunale di Genova
iscr. n° 10/2020 del 23/06/2020
World Vision s.r.l. P.I. 02848430993
Exit mobile version
Menu
  • ECONOMIA
    • IMPRESA
    • FISCO
  • FINANZA
    • BANCHE
    • CRIPTOVALUTE
  • BORSA
  • LAVORO
  • ATTUALITA’
    • Esteri
    • TUTTO E’ BUSINESS
    • GREEN
  • POLITICA
  • INTERVISTE