Il mercato registra anche il ritorno dei rumors sulle attese di un’opa per il delisting, e il primo a puntare l’attenzione sullo strano andamento del titolo è il quotidiano Il Mattino
La regina dei dividendi di Piazza Affari quest’anno è Autostrade Meridionali e la “caccia al rendimento” potrebbe spiegare il rally del titolo in Borsa negli scorsi mesi (+210% da dicembre).
Come riporta Ansa, il mercato registra anche il ritorno dei rumors sulle attese di un’opa per il delisting, e il primo a puntare l’attenzione sullo strano andamento del titolo è il quotidiano Il Mattino che si interroga su futuro della controllata (al 59%) di Autostrade per l’Italia, ricordando che dopo che la concessione dell’autostrada Napoli-Pompei-Salerno è passata alla Spn, una spa controllata dal consorzio italo-spagnolo Sis, è rimasta di fatto una scatola vuota.
La società, implicitamente smentendo di avere in progetto operazioni straordinarie, ha precisato, “sentito anche l’azionista di controllo Autostrade per l’Italia, di non essere a conoscenza di elementi che possano giustificare le variazioni intervenute sul mercato borsistico”. La società ribadisce di rimanere “impegnata nelle attività di gestione delle partite commerciali in essere nonché dalle attività ancillari al subentro del nuovo concessionario, anche in relazione alla definizione delle relative partite di conguaglio”.
E sottolinea che gli amministratori “stanno valutando le strategie aziendali da porre in essere per il futuro, che potranno includere anche la partecipazione a gare per la realizzazione e/o gestione di arterie autostradali, ovvero per l’acquisizione di partecipazioni in imprese che operano in tali attività”.
Il titolo ha guadagnato circa il 60% nell’ultimo mese, oltre il 100% da inizio 2023 e il 210% da dicembre, con una decisa impennata nel grafico dal 23 febbraio, quando il cda ha deliberato di proporre all’assemblea la distribuzione di un dividendo pari a 3,50 euro per azione.
Questo ne ha fatto la regina dei rendimenti, con un “dividend yeld”, cioè il rapporto tra l’ultimo dividendo annuo per azione e il prezzo del titolo, del 22,5 per cento. Si tratta di una cedola quasi raddoppiata rispetto agli 1,8 euro per azione distribuiti nel 2022, senza contare il dividendo straordinario di 32 euro per azione distribuito dopo Natale usando le riserve.
Lo stacco della nuova cedola è ora previsto per il 24 aprile e il pagamento avrà luogo a partire dal 26 aprile e si potrà capire se è stato ‘l’appetito’ del mercato a scatenare la corsa agli acquisti. Da rilevare anche l’attivismo del fondo Praude (entrato nel 2017 con il 5,7% circa) che dopo essere salito fino al 15% a febbraio ha poi cominciato a ridurre la sua quota fino a portarsi il 21 marzo sotto la soglia di rilevanza (al 4,8%).
(foto ANSA)