Si tratta di fior di conio, ovvero di monete in perfetto stato di conservazione
Record per l’ultima asta numismatica di Aste Bolaffi che, all’inizio di giugno, ha chiuso con un record di 4,7 milioni di euro. A permettere un risultato simile sono stati anche gli oltre 2mila e ottocento lotti contenenti, tra le altre cose, monete da 1,2, 5 e 10 lire della Zecca di Roma che sono state aggiudicate per un valore che sfiorava i 4mila e cinquecento euro, con base d’asta che partiva da 3mila.
Si tratta, però, di Fior di conio, ovvero di monete in perfetto stato di conservazione, che facevano parte della serie dei quattro valori, coniata dalla Zecca di Roma, ad opera del medaglista e scultore bolognese Giuseppe Romagnoli.
Pezzo forte della rassegna è stato il Multiplo da 20 zecchini di Giovanni II Corner, proveniente, come si legge dal sito dell’Agenzia d’Aste «dalla Collezione E.S. di monete italiane, composta nel 1960-1980 da un lungimirante collezionista» e venduto per oltre 100mila euro. Da non dimenticare nemmeno le 80 Lire di Carlo Felice del 1831, (battuto a 61 mila euro). Del secondo catalogo d’asta facevano parte le monete dell’Italia preunitaria e tra queste le 100 Lire 1864 (aggiudicate per 51.200 euro) e il Doppio Ducato di Guglielmo II Paleologo (venduto a 33 mila euro).
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