Secondo la Procura i lavori sarebbero iniziati prima e senza il nulla osta all’avvio del cantiere
Gli inquirenti lo avevano detto ed ora è uscita la notizia. La procura di Ivrea ha iscritto due persone nel registro degli indagati per la strage di Brandizzo, dove cinque operai sono morti travolti da un treno.
Il primo è uno dei sopravvissuti, Antonio Massa, 46 anni, dipendente di Rfi che mercoledì notte aveva il compito di fare da scorta al cantiere degli operai della ditta Sogifer che dovevano sostituire un tratto di binari e che si è salvato perché era poco più lontano, al telefono. Era lui, secondo le procedure, che avrebbe dovuto impedire agli operai di iniziare il cantiere in attesa del passaggio del treno e non lo avrebbe fatto. Secondo le prime ricostruzioni Massa, al momento del passaggio del treno, era su un altro binario e stava compilando un modulo burocratico.
La Procura, come già detto, h parlato di “gravi violazioni delle procedure di sicurezza” nella prima analisi del materiale sequestrato. Si tratterebbe in particolare delle procedure relative alle comunicazioni (o mancate comunicazioni) che hanno portato la squadra di operai a lavorare sui binari nonostante non fosse arrivato il nulla osta all’avvio del cantiere.
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