Ocse: “un ritardo nella chiarificazione delle regole europee di bilancio rischia di nutrire l’inflazione”
«Le politiche messe in campo da governi e Ue hanno aiutato a evitare un severo rallentamento dell’economia a fronte dello choc energetico e dell’aumento del costo della vita che hanno seguito la guerra in Ucraina, tuttavia le prospettive di breve termine sono offuscate da incertezza e rischi di peggioramento» E’ quanto emerge dal rapporto dell’Ocse sullo stato dell’economia dell’Unione Europea e dell’area euro.
Non ci sono novità sulle stime: l’Ocse continua a stimare che quest’anno il pil nella Ue e nell’Eurozona crescerà dello 0,9% con un recupero all’1,5% nel 2024.
Secondo le indicazioni la politica monetaria della Bce deve ridurre l’inflazione durevolmente e le politiche di bilancio degli stati devono diventare sufficientemente restrittive. E l’Ocse lancia un avvertimento: «un ritardo nella chiarificazione delle regole europee di bilancio rischia di nutrire l’inflazione indebolendo le percezioni sulla necessaria stabilizzazione dei bilanci pubblici».
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