Scontro fra Bce e Unicredit. Il gruppo bancario ricorre al Tribunale contro le decisioni della Vigilanza che chiede a Unicredit di lasciare Mosca ma il board e su tutti il ceo Andrea Orcel chiede chiarimenti sulle modalità per abbandonare il mercato di Mosca, ovvero agli «obblighi stabiliti dalla Bce sulla ulteriore riduzione dei rischi associati alle attività in Russia», spiega una nota del gruppo. Come è noto le banche dell’eurozona hanno ricevuto pressioni da parte dell’istituzione con sede a Francoforte per limitare se non azzerare la propria esposizione in Russia. Per quanto riguarda il panorama italiano a rafforzare le richieste della Bce è stato il il governatore della Banca d’Italia Fabio Panetta secondo cui le banche italiane «devono uscire» a causa dei rischi reputazionali.
Non si è fatta attendere la nota di Unicredit «Dall’invasione russa dell’Ucraina nel febbraio 2022, la banca ha adottato una serie di strategie per limitare drasticamente la propria attività nella Federazione Russa, con conseguente riduzione della propria esposizione transfrontaliera del 91% e della propria esposizione locale nel Paese del 65% fino a oggi» che ha ribadito che «ulteriori sostanziali riduzioni saranno eseguite in linea con gli impegni del piano di azioni definito dal gruppo. Ciò testimonia che la banca condivide con Bce l’importanza di ridurre la propria presenza in Russia, ma ha preoccupazioni circa le modalità di attuazione di tale riduzione identificate nella decisione della Bce, che vanno oltre l’attuale quadro normativo di riferimento», conclude la nota.