Negli Usa le richieste di mutui sono scese del 2,6% nella settimana conclusasi il 28 giugno, dopo un aumento dello 0,8% nella settimana precedente. Lo rende noto la Mortgage Bankers Associations (MBA) secondo cui il motivo di questo calo riguarda soprattutto l’aumento dei tassi.
Il tasso d’interesse medio contrattuale per i mutui fissi a 30 anni con saldi di prestito pari o inferiori a 766.550 dollari è salito al 7,03% dal 6,93% della settimana precedente.
Le richieste di rifinanziamento sono diminuite del 2%, mentre le nuove richieste di acquisto sono diminuite di un 3% destagionalizzato.
«I tassi ipotecari sono aumentati la scorsa settimana, superando la soglia del 7 percento, anche se gli ultimi dati sull’inflazione hanno mantenuto vive le aspettative del mercato per un taglio dei tassi da parte della Fed nel corso dell’anno – ha dichiarato Mike Fratantoni, vicepresidente senior e capo economista dell’MBA. – Le richieste di acquisto sono diminuite nell’ultima settimana di giugno, anche se le scorte nuove ed esistenti sono aumentate negli ultimi mesi. Anche l’attività di rifinanziamento rimane contenuta, anche se c’è stato un leggero aumento delle richieste di rifinanziamento convenzionale».