La Commissione Ue ha accettato l’offerta di Apple per aprire ai rivali l’accesso alla tecnologia ‘tap and go’ sugli iPhone utilizzata per i pagamenti contactless. Gli impegni rispondono alle preoccupazioni sollevate di Bruxelles in materia di concorrenza.
La decisione di Bruxelles apre la concorrenza in questo settore cruciale, impedendo ad Apple di escludere i concorrenti che d’ora in poi potranno competere efficacemente con Apple Pay per i pagamenti con l’iPhone dando maggiore scelta ai consumatori, ha sottolineato la responsabile dell’antitrust Ue, Margrethe Vestager, evidenziando che gli impegni di Apple sono vincolanti.
La scelta di Apple di chiudere l’inchiesta antitrust dell’UE segna una mossa rara da parte dell’azienda, che si è opposta all’autorità di controllo della concorrenza dell’Ue che esaminava le sue pratiche commerciali. Attualmente sta affrontando tre indagini ai sensi del Digital Markets Act (DMA) sulle sue pratiche commerciali.
La Commissione Europea, che agisce come garante antitrust dell’UE, ha affermato che l’offerta di Apple sarebbe stata valida per 10 anni. Oltre 3.000 banche ed emittenti in Europa offrono Apple Pay.
«D’ora in poi, i concorrenti potranno competere efficacemente con Apple Pay per i pagamenti mobili con l’iPhone nei negozi. Quindi i consumatori avranno una gamma più ampia di portafogli mobili sicuri e innovativi tra cui scegliere», ha affermato il capo dell’antitrust dell’Ue Margrethe Vestager.
La tecnologia tap-and-go di Apple, chiamata near-field communication, o NFC, consente pagamenti contactless con portafogli mobili. Ora consentirà agli sviluppatori di accedere al suo NFC per pre-costruire app di pagamento per i fornitori di mobile vallet rivali.
Apple ha affermato che la sua offerta darà agli sviluppatori europei la possibilità di abilitare i pagamenti tap-and-go per chiavi di auto, trasporti pubblici a circuito chiuso, badge aziendali, chiavi di casa, chiavi di hotel, programmi fedeltà/premi per commercianti e biglietti per eventi direttamente dalle loro app iOS.
A marzo, Apple è stata colpita da una multa di 1,84 miliardi di euro, la sua prima sanzione antitrust dell’Ue, per aver ostacolato la concorrenza di Spotify e altri concorrenti nello streaming musicale tramite restrizioni sul suo App Store.
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