La cessione del quinto rappresenta ormai da molto tempo una soluzione scelta da molti. Nello specifico, si tratta di una particolare tipologia di prestito personale destinato ai lavoratori dipendenti e pensionati che prevede la trattenuta diretta della rata dalla busta paga o dalla pensione.
Si può richiedere per bisogni personali della vita privata di ognuno. Esempi?
Acquisto di un’auto o di altri prodotti di cui si necessita, ma anche l’iscrizione a un corso di formazione e altre esigenze. Ciò che lo differenzia dagli altri prestiti è che il rimborso delle rate spetta al datore di lavoro o all’ente pensionistico e non al titolare del prestito.
In questo articolo si analizzerà tutto quello che c’è da sapere sulla cessione del quinto per conoscere gli elementi più rilevanti per richiederlo.
Quali sono i requisiti per accedere alla cessione del quinto. Come per qualsiasi altra forma di prestito, anche la cessione del quinto, che prende il nome dalla sua caratteristica principale, cioè che la rata costituisce un quinto dello stipendio, richiede dei requisiti per potervi accedere. Vediamoli nel dettaglio.
Stabilità lavorativa: si tratta del primo requisito fondamentale. Necessario è disporre di un reddito da lavoro dipendente che sia dimostrabile e continuo. Anche l’azienda in cui il dipendente lavora deve soddisfare alcuni requisiti minimi come avere un determinato numero di dipendenti e un preciso capitale sociale che varia in base all’istituto di credito a cui si decide di rivolgersi.
Età del richiedente: c’è un limite massimo anche legato all’età per richiedere la cessione del quinto. Precisamente, per accedere a questa formula è necessario avere un’età compresa tra i 18 e gli 81 anni, anche se vale il principio secondo il quale le specifiche dipendono dal singolo istituto di finanziamento.
Documenti necessari: se si hanno dei bisogni e si necessita di accedere al prestito con cessione del quinto ci sono dei documenti che vanno necessariamente presentati. Ecco quali sono:
● documento d’identità: deve essere in corso di validità e presentato insieme a codice fiscale o tessera sanitaria;
● certificato di stipendio: o di quota cedibile rilasciato dal datore di lavoro. Questo attesta la situazione lavorativa del dipendente;
● certificazione del reddito: come buste paga e ultima dichiarazione dei redditi.
Questi documenti sono necessari per calcolare l’importo massimo della rata, che non può superare il quinto dello stipendio netto mensile.
Dettagli sui limiti di importo finanziabile: esiste un limite all'importo che si può ricevere con questa formula di prestito.
Sì, perché chiaramente può variare in base al soggetto e a specifici fattori come: l’ammontare dello stipendio, l’anzianità lavorativa e la durata del contratto di lavoro.
Ci sono altri dettagli legati a questo elemento, precisamente il limite della rata che non può superare il quinto dello stipendio (cioè il 20%) netto del richiedente, alla durata del finanziamento che può variare da un minimo di 24 mesi fino a un massimo di 120 mesi (10 anni).
Secondo la Legge italiana, infatti, la durata massima di questa formula è di dieci anni.