Il gigante tecnologico cinese Huawei è pronto a sfidare Nvidia un nuovo chip di intelligenza artificiale nel contesto delle sanzioni statunitensi che miravano a frenare il progresso tecnologico del gigante tecnologico cinese, secondo un rapporto del Wall Street Journal.
Huawei ha detto ai potenziali clienti che il suo processore in arrivo, Ascend 910C, è alla pari con l’H100 di Nvidia, secondo quanto riportato dal rapporto, citando persone a conoscenza della questione. Huawei sta puntando alle spedizioni già a partire da ottobre.
Secondo il rapporto, potenziali clienti, tra cui aziende Internet cinesi e fornitori di telecomunicazioni, stanno già testando il chip Ascend 910C, aggiungendo che ByteDance, la società madre di TikTok, Baidu e China Mobile sono tra coloro che sono nelle prime trattative per l’acquisto.
Tuttavia, Huawei sta riscontrando ritardi nella produzione dei suoi attuali chip, ha affermato il WSJ, aggiungendo che l’azienda deve anche affrontare la prospettiva di ulteriori restrizioni da parte degli Stati Uniti, che potrebbero avere un impatto sulla sua capacità di ottenere componenti per macchine e chip di memoria per l’intelligenza artificiale.
Questo è l’ultimo segnale della capacità di Huawei di contrastare i tentativi americani di limitare il suo accesso alla tecnologia avanzata.
L’anno scorso, un’analisi dello smartphone Mate 60 Pro di Huawei ha rivelato un chip realizzato dal principale produttore di chip cinese SMIC che sembrava supportare il 5G , nonostante le sanzioni statunitensi che miravano a escludere il gigante tecnologico cinese da questa tecnologia.
Secondo un rapporto di Canalys, nel secondo trimestre Apple è stata estromessa dalla classifica dei primi cinque venditori di smartphone in Cina, poiché si è intensificata la concorrenza di marchi nazionali come Huawei.
Huawei è stata al centro delle sanzioni statunitensi volte a proteggere le reti e le catene di fornitura statunitensi. Nel 2018, gli Stati Uniti hanno vietato alle proprie agenzie di acquistare apparecchiature o servizi Huawei.
Huawei è stata poi inserita nella blacklist commerciale statunitense nel 2019, che ha vietato alle aziende statunitensi di vendere tecnologia, inclusi i chip 5G, al gigante tecnologico cinese. Nel 2020, gli Stati Uniti hanno rafforzato le restrizioni sui chip per Huawei, richiedendo ai produttori stranieri che utilizzano apparecchiature americane per la fabbricazione di chip di ottenere una licenza per vendere semiconduttori a Huawei.
A maggio gli Stati Uniti hanno revocato alcune licenze , tra cui quelle di Intel e Qualcomm, per la vendita di chip a Huawei, affermando di aver agito in tal senso per proteggere la sicurezza nazionale e gli interessi di politica estera.
La Cina sta intensificando gli sforzi per potenziare l’industria nazionale dei chip e ha investito 344 miliardi di yuan cinesi pari a 47,5 miliardi di dollari, in un terzo fondo per i chip, volto a rafforzare il suo settore tecnologico.