Si rafforza in contrazione l’attività manifatturiera negli Usa. La stima flash sull’indice PMI, elaborato da S&P Global, indica infatti un livello di 47 punti per settembre, in discesa dai 47,9 punti di agosto e sotto i 48,6 punti attesi dagli analisti. Il dato è ancora sotto la soglia critica dei 50 punti che divide espansione (valori al di sopra) e contrazione (valori al di sotto).
Rimane in espansione il settore terziario con la stima flash dell’indice che indica per settembre un valore di 55,4 punti, che si confronta con i 55,7 di agosto e con i 55,3 del consensus. Il PMI composito si attesta così a 54,4 punti dai 54,6 precedenti.
«I primi indicatori del sondaggio di settembre indicano un’economia che continua a crescere a un ritmo solido, sebbene con un settore manifatturiero indebolito e un’intensificazione dell’incertezza politica che agiscono come sostanziali venti contrari – ha commentato Chris Williamson, Chief Business Economist presso S&P Global Market Intelligence. – Nel frattempo, viene segnalata anche una riaccelerazione dell’inflazione, il che suggerisce che la Fed non può spostare completamente la sua attenzione dal suo obiettivo di inflazione mentre cerca di sostenere la ripresa economica».