A chiusura dell’incontro sul Psb tra Governo e sindacati la nota diramata dall’esecutivo recita “Tra le priorità del Governo italiano” “rendere strutturali in maniera sostenibile alcune misure, coerentemente con quanto annunciato”, quali “la diminuzione del cuneo fiscale per lavoratori a basso e medio reddito e la riforma delle aliquote Irpef”.
“L’obiettivo – ricordano le stesse fonti – è portare sotto il 3% il rapporto deficit-Pil già dal 2026, avviando cosi’ l’uscita dalla procedura di infrazione alla quale siamo sottoposti: da ricordare in tale contesto il tasso di crescita della spesa media annua, all’1,5% in media nel periodo considerato, e la correzione pari allo 0,5% sul saldo strutturale”. Le stesse fonti mettono in evidenza “il peso del debito, cresciuto a causa dei vari bonus edilizi e soprattutto del “superbonus 110%”. L’impegno del Governo resta quello di non contribuire ad alimentare il debito pubblico scaricandone il peso sulle nuove generazioni”.
Sempre fonti di governo fanno sapere che l’auspicio è di avere “il contributo da parte di chi ha maggiormente beneficiato delle condizioni particolarmente favorevoli, escludendo che si debba pensare alle cosiddette ‘tasse sugli extraprofitti’.
Intanto il Piano strutturale di bilancio arriverà alle Camere dopo un nuovo passaggio in Consiglio dei ministri che arriverà già venerdì “Il Governo, nell’incontro odierno con i sindacati, – sottolineano le stesse fonti – ha rimarcato che la linea continuerà a essere prudente e responsabile, anche in considerazione delle criticità che caratterizzano l’attuale fase di transizione, in cui prosegue l’interlocuzione con la Commissione Europea”.