Giovedì aveva dichiarato che l’obiettivo dell’1% sul Pil è realistico, oggi, il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti deve fare marcia indietro e riconoscere che il target “è più difficile per la revisione dell’Istat”. Le parole arrivano durante l’audizione davanti alle commissioni Bilancio di Camera e Senato, riunite per la discussione del Piano strutturale di bilancio.
“La recente revisione delle stime trimestrali annuali da parte dell’Istat, pur elevando di molto il livello del Pil sia in termini nominali che reali, hanno comportato una correzione meccanica al ribasso della crescita acquisita per il 2024 che rende più difficile – osserva il ministro – il conseguimento di una variazione annuale del Pil reale dell’1% per l’anno in corso”. Ma non è un allarme. Giorgetti, infatti, aggiunge immediatamente che “i nuovi dati trimestrali, pur avendo un probabile impatto sulla lettura finale del 2024, non suscitano preoccupazioni per gli anni seguenti”.
Questo perché, secondo Giorgetti, “il percorso di aggiustamento dei conti pubblici configurato nel Psb, con la riduzione del rapporto deficit/Pil sotto il 3% nel 2026, consentirà l’uscita dell’Italia dalla procedura per deficit eccessivo dal 2027”.