Nel terzo trimestre la produzione metalmeccanica-meccatronica si è contratta dell’1,6% rispetto al secondo trimestre e del 3,9% su base annua. Un calo più marcato di quello rilevato per la produzione di tutta l’industria che è diminuita dello 0,6% sul trimestre precedente e dell’1,9% rispetto allo stesso periodo del 2023. Lo rileva la 172esima edizione dell’indagine congiunturale di Federmeccanica sull’industria metalmeccanica-meccatronica.
Nei nove mesi dell’anno totali a condizionare l’attività produttiva metalmeccanica è stata, in particolare, la caduta della produzione di autoveicoli e rimorchi, con volumi trimestrali in significativa contrazione soprattutto nella prima metà dell’anno.
Sempre secondo l’indagine aumenta la quota di imprese che prospetta una riduzione dei livelli occupazionali nei prossimi sei mesi: il 20% rispetto al 14% di fine giugno. Il 50% delle aziende continua a essere penalizzata dalle complicazioni dei traffici marittimi nella zona del Mar Rosso e il 37% risente delle difficoltà legate alle “insufficienze infrastrutturali nazionali” per quanto riguarda trasporti e logistica.
Federmeccanica sottolinea anche che le retribuzioni contrattuali della metalmeccanica sono cresciute di circa il 40% in più rispetto all’industria nel complesso.