Il governo ha scelto Vincenzo Carbone a capo dell’Agenzia delle Entrate e successore di Ernesto Maria Ruffini dimessosi il 13 dicembre in polemica con la questione fiscale sollevata dal centro destra. «Non mi era mai capitato di vedere pubblici funzionari essere additati come estorsori di un pizzo di Stato», aveva dichiarato Ruffini in relazione alle parole di Giorgia Meloni secondo «la lotta all’evasione si fa dove sta davvero l’evasione, quindi le big company, le banche, non il piccolo commerciante a cui chiedi il pizzo di Stato». Il consiglio dei ministri su proposta del ministero dell’Economia ha quindi scelto la via interna preferendo il finora vicedirettore e capo divisione Contribuenti dell’agenzia oltre ad essere stato anche già capo ufficio contenzioso tributario e direttore provinciale di Roma.
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