Vari gruppi della maggioranza hanno approvato l’affondo di Mps su Mediobanca soprattutto vista la volontà da più parti di promuovere la nascita del terzo polo con il matrimonio tra Mps e Bpm.
Il primo a parlare è Antonio Tajani “Tutte le iniziative di libero mercato sono benvenute. Siamo sempre stati per il libero mercato se serve a rafforzare il sistema bancario, che in Italia è già sano, più di altri”.
Per la Lega parla Claudio Borghi “Direi che la cosa va seguita con interesse e non solo per Siena, ma per tutta l’Italia…” a cui seguono le parole di Claudio Durigon sottosegretario al Mef e vicesegretario leghista “Mi sembra una grande operazione perché dà ancora più forza a un istituto di credito italiano. È presto per capire come andrà a finire e vedremo i dettagli, ma diciamo che non sono dispiaciuto”.
Decisamente critica la posizione del Pd dove Antonio Misiani sottolinea l'”esperienza particolarmente virtuosa” di Siena, e avverte “Le operazioni di aggregazione vanno valutate positivamente se producono effetti positivi sotto il profilo industriale, occupazionale e finanziario. Non se diventano parte di un risiko dettato da logiche opache di potere e con un ruolo sempre più invasivo della politica”.
Il vice presidente del M5S Mario Turco dichiara “Mps prova ad appoggiarsi ai soci forti Caltagirone e Del Vecchio per lanciare un’offerta su Mediobanca. Impossibile non vedere il riflesso di questo tentativo sulla partita Generali, di cui Mediobanca è il primo socio”, “sull’operazione Generali-Natixis e sul tentativo di scalata di UniCredit a Banco Bpm”. “Se veramente l’esecutivo vuole usare Mps in operazioni finanziarie, lo faccia salvaguardando e rafforzando la presenza pubblica”.