Il 2024 ha visto la prima frenata degli investimenti in costruzioni con l’aumento delle opere pubbliche che non ha compensato il calo dell’edilizia privata. È quanto si legge nell’Osservatorio congiunturale dell’Ance secondo cui per il 2025 è atteso un ulteriore rallentamento.
I dati indicano -5,3% nel 2024 rispetto all’anno precedente nonostante il +21% delle opere pubbliche. E le attese per il 2025 sono di una nuova flessione del 7% malgrado il +16% delle opere pubbliche per effetto del Pnrr.
«Il ciclo espansivo post pandemia è giunto al termine», ha osservato la presidente Federica Brancaccio.
Nelle grandi città è impossibile comprare casa per 10 milioni di famiglie con un reddito fino a 24 mila euro. Milano, Roma e Firenze sono le città meno accessibili.
L’ufficio studi dell’associazione indica che per pagare il mutuo si arriva a spendere la metà del proprio reddito, per il 20% delle famiglie meno abbiente anche oltre i due terzi.
Anche l’affitto nelle grandi città è fuori portata per le famiglie più fragili. Per pagarlo si arriva a spendere quasi la metà del proprio reddito e per i meno abbienti anche oltre.