Una nuova tegola si abbatte su Chiara Ferragni. Dopo mesi di indagine la famosa influencer è stata rinviata a giudizio per truffa aggravata nella vicenda del Pandoro e delle uova di Pasqua Dolci Preziosi.
Il decreto di citazione diretta è stato notificato stamattina agli avvocati Giuseppe Iannaccone e Marcello Bana. Immediata la replica dei legali: «non ha commesso alcun reato».
Anche la Ferragni ha già commentato la notizia: «credevo sinceramente che non fosse necessario celebrare un processo per dimostrare di non aver mai truffato nessuno. Dovrò purtroppo convivere ancora del tempo con questa accusa, che ritengo profondamente ingiusta, ma sono pronta a lottare con ancora maggiore determinazione per far emergere la mia assoluta innocenza».
Secondo l’accusa nel novembre 2021 Balocco firmò un contratto da 1.075.000 euro con Fenice srl e Tvb Crew srl, che fanno capo a Ferragni, per promuovere e vendere il pandoro griffato dall’influencer. Facendo, però, credere ai consumatori con informazioni fuorvianti che, acquistandone una confezione al triplo del prezzo di mercato (9,37 euro invece che 3,68), avrebbero contribuito a fare una donazione all’ospedale Regina Margherita di Torino. In realtà, la donazione c’era stata mesi prima con una una tantum da 50 mila euro versata da Balocco.
Contro la Ferrragni si sono scagliati sia l’Antitrust sia il Codacons.
Sulla lista degli indagati erano finiti oltre che Chiara Ferragni, Alessandra Balocco, a capo dell’omonima impresa dolciaria, Franco Cannillo di Dolci Preziosi e l’ex general manager dell’infuencer Fabio Maria Damato.
Il processo inizierà il 23 settembre a Milano.