I ministri dell’Industria europei si incontreranno giovedì a Parigi per discutere misure volte a “garantire il mantenimento” della produzione di acciaio in Europa, secondo quanto ha affermato il ministero dell’Industria francese.
L’industria siderurgica europea, che impiega oltre 300.000 persone, è preoccupata per l’aumento del 25% dei dazi doganali decretato dall’amministrazione Trump negli Stati Uniti, mentre il settore soffre già dallo scorso anno della sovrapproduzione cinese di acciaio a basso costo e dei prezzi eccessivamente elevati dell’energia in Europa.
Gli Stati Uniti rappresentano il secondo mercato di esportazione per i produttori europei di acciaio, coprendo il 16% del totale delle esportazioni siderurgiche dell’Ue nel 2024.
Intanto il 4 marzo la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, presiederà una riunione di alto livello del Dialogo strategico sull’acciaio che “mira a fornire un Piano solido e attuabile per il futuro del settore”. Lo ha comunicato una nota diramata dall’esecutivo europeo. «I principali rappresentanti dell’intera filiera dell’acciaio, tra cui produttori, fornitori di materie prime, acquirenti e rappresentanti dei partner sociali e della società civile, sono stati invitati a partecipare a questa riunione. Di fronte a sfide senza precedenti – tra cui, aumento dei costi energetici, problemi di accesso alle materie prime, concorrenza globale sleale e nuovi dazi statunitensi – l’industria siderurgica necessita di azioni mirate», si legge.