La Cina si oppone “con forza” ai nuovi dazi aggiuntivi Usa del 10% sull’import di tutti i beni made in China in vigore dal 4 marzo. In una nota diffusa all’indomani della decisione annunciata da Donald Trump, il ministero del Commercio ha assicurato che Pechino “prenderà tutte le misure necessarie” a difesa dei suoi diritti.
La Cina ha messo in guardia gli Stati Uniti sul fatto che l’ultima tornata di ulteriori dazi americani avrà “un grave impatto sul dialogo bilaterale“. E’ quanto ha affermato il portavoce del ministero degli Esteri Lin Jian, nel corso del briefing quotidiano.
In risposta alle accuse del tycoon, secondo cui Pechino starebbe contribuendo a diffondere droghe negli Stati Uniti, alla base della giustificazione dei dazi, un portavoce del ministero del Commercio cinese ha replicato che gli Usa stanno “spostando le responsabilità“. «Pechino è uno dei Paesi con le politiche antidroga più severe e stringenti al mondo. Tuttavia, la parte statunitense ha sempre ignorato questi fatti e se insisterà a fare di testa sua, la parte cinese adotterà tutte le contromisure necessarie per difendere i propri diritti e interessi legittimi», si legge in una nota. La nota ha anche avvertito che l’aumento delle tariffe “non è favorevole alla risoluzione dei problemi” degli Stati Uniti, aggiungendo che avrebbe “aumentato il peso su aziende e consumatori americani e minato la stabilità della catena industriale globale“.
Un giudice federale ha definito “illegale” il piano dell’amministrazione Trump per licenziare in massa i dipendenti in prova presso una serie di agenzie governative. Il magistrato distrettuale William Aslup si è schierato a favore dei sindacati che hanno fatto ricorso contro l’iniziativa, disponendo l’annullamento delle direttive.