Via libera a 26 da parte dei capi di Stato e di governo del Consiglio europeo, con l’eccezione dell’Ungheria, alle conclusioni sull’Ucraina. Il testo ribadisce il suo continuo e incrollabile sostegno all’indipendenza, alla sovranità e all’integrità territoriale dell’Ucraina all’interno dei suoi confini internazionalmente riconosciuti. Il Consiglio europeo invita la Russia a dimostrare una reale volontà politica di porre fine alla guerra. «L’Unione Europea resta pronta ad aumentare la pressione sulla Russia, anche attraverso ulteriori sanzioni e rafforzando l’applicazione delle misure esistenti, compresi ulteriori mezzi e misure per contrastare la loro elusione, al fine di indebolire la sua capacità di continuare a condurre la sua guerra di aggressione», si legge in una nota.
L’Unione europea resta inoltre impegnata a sostenere la riparazione, la ripresa e la ricostruzione dell’Ucraina, in coordinamento con i partner internazionali e annuncia che la conferenza sulla ricostruzione dell’Ucraina prevista per luglio 2025 sarà ospitata dall’Italia.
«Abbiamo delle preoccupazioni. Sull’Ucraina: è essenziale che il cessate il fuoco porti ad una pace giusta, che rispetti l’integrità territoriale dell’Ucraina e il diritto internazionale – ha detto il segretario generale dell’Onu Antonio Guterres in un punto stampa. – Il multilateralismo è vivo, gioca un ruolo, e la prova è che io sono qui con l’Unione europea. Con l’Ue noi combattiamo per una migliore comunità internazionale».
Volodymyr Zelensky ha reso noto che le delegazioni di Ucraina e Stati Uniti si incontreranno lunedì in Arabia Saudita. Sempre lunedì aveva comunicato in precedenza il consigliere di Putin Yuri Ushakov i sauditi ospiteranno un nuovo round di colloqui tra russi e americani.
Giorgia Meloni stamattina ha incontrato la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen per approfondire i temi del summit Ue, a partire dal rilancio della competitività e dal rafforzamento della difesa in tutti i suoi ambiti, concentrandosi sul finanziamento degli investimenti. La premier a ribadito la necessità di porre l’accento sulla partecipazione del capitale privato, per esempio attraverso il modello InvestEu, come proposto da parte italiana, e su strumenti europei davvero comuni che non pesino direttamente sul debito degli Stati.