
Boom dell’azionario Asia: gli indici arrivano a segnare +5% dopo il nuovo bazooka della Fed
Avvio decisamente positivo per le borse europee sulla scia della Fed che ieri, mentre la seduta Usa era ancora aperta, ha annunciato l’ampliamento del suo piano di acquisto di titoli anche ai bond delle società statunitensi (fino a 750 miliardi di dollari) dopo che finora i suoi investimenti si erano concentrati sugli Etf obbligazionari. Nei primi minuti di contrattazione l’indice Eurostoxx 50 sale del 2,5%. A Francoforte il Dax avanza del 2,4%, a Parigi il Cac40 guadagna il 2,3% e a Londra l’indice Ftse100 segna un +2%.
Boom per la borsa di Tokyo, con l’indice Nikkei 225 che ha chiuso la sessione balzando del 4,88% a 22.582,21 punti, dopo che la Bank of Japan ha confermato la sua politica monetaria, come da attese. La borsa di Shanghai avanza di oltre +1%, Hong Kong quasi +3%, Sidney balza di oltre +4%, Seoul quasi +5%.
Al termine della riunione odierna, la BoJ ha mantenuto i tassi di riferimento invariati a -0,10%, lasciando fermo anche il target sul rendimento dei titoli di stato decennali attorno allo zero per cento. L’istituto guidato da Haruhiko Kuroda ha confermato di voler acquistare un ammontare illimitato di titoli di stato giapponesi, nell’ambito del suo programma di Quantitative easing.
La banca centrale giapponese acquisterà anche ETF al ritmo di 20 trilioni di yen all’anno. Infine, per quanto riguarda il programma anti-Covid per le imprese, la BoJ ha mantenuto gli importi in essere a circa 110 trilioni di yen all’anno.
Reagiscono bene alla notizia della Fed anche i futures sulla borsa Usa, con quelli sul Dow Jones che salgono di 465 punti, indicando un avvio di seduta, per l’indice, in rialzo di più di 500 punti.
Bloomberg riporta inoltre che l’amministrazione Trump starebbe lavorando su una nuova proposta di stimoli fiscali da $1 trilione in spese per infrastrutture.
Lanciando uno sguardo ai dati macro, in Germania l’inflazione di maggio definitiva è scesa dello 0,1% a livello mensile ed è salita dello 0,6% su base annuale a maggio. I dati sono in linea alla lettura preliminare e al consenso degli economisti. Inoltre, l’indice dei prezzi al consumo armonizzato è rimasto invariato a livello congiunturale ed è salito dello 0,5% su base tendenziale, anche in questo caso in linea alla lettura flash e alle attese.
Il tasso di disoccupazione di aprile in Gran Bretagna si è attestato al 3,9% ad aprile, al di sotto del consenso degli economisti al 4,7%. Il numero di persone che hanno richiesto sussidi di disoccupazione è aumentato a maggio di 856.500 unità, attestandosi al 5,8% della forza lavoro. Inoltre, i salari ad aprile, esclusi i bonus, sono aumentati dell’1,7%.
Sul fronte delle commodity, è poco mosso il petrolio: il Wti cede lo 0.08% a 37,09 dollari e il Brent segna un rialzo dello 0,15% a 39,78 dollari. L’oro quota 1.732 dollari l’oncia, +0,29%.
Nel valutario il dollaro, dopo la Fed, si è indebolito contro euro e sterlina. Il cambio euro/dollaro tratta a 1,133, in rialzo dello 0,1%, il dollaro/yen è a 107,48, +0,16% e il cross sterlina/dollaro è a 1,266, +0,44%.
di: Maria Lucia PANUCCI
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