
“I piani dei Governi devono contenere riforme e investimenti, non essere liste della spesa”
«Le prime risorse del Recovery Fund arriveranno nel primo semestre del 2021, dopo che la Commissione Ue avrà valutato i piani di rilancio dei vari Governi che non devono essere liste della spesa ma devono indicare le riforme e gli investimenti necessari». A parlare è il commissario Ue per l’Economia, Paolo Gentiloni, che ha fatto il punto sul maxipiano europeo contro il Coronavirus nel corso di un’audizione sul Recovery Fund presso le commissioni riunite Bilancio e Politiche Ue di Camera e Senato.
Gentiloni sembra fermo anche sulle tempistiche e sui contenuti dei vari piani. «La prima erogazione del 10% delle risorse avverrà presumibilmente nel primo semestre del prossimo anno. Le altre erogazioni avverranno a cadenza semestrale, due volte l’anno – ha spiegato, ricordando che la Commissione si attende l’invio informale entro il 15 ottobre (leggi qui). – Ci aspettiamo delle bozze che indichino obiettivi generali, linee intervento, priorità, che consentano l’avvio di un dialogo con la Commissione».
E su come spendere i soldi Gentiloni lancia un monito chiaro: «Guai a pensare di usare i 200 miliardi per ridurre le tasse, sarebbe davvero un messaggio sbagliato. Nei piani nazionali dovrà essere presente non un catalogo delle spese ma le riforme e gli investimenti necessari per un vero rilancio. Oggi abbiamo le risorse e uno spazio di bilancio per affrontare queste strozzature. Se non affrontiamo queste strozzature il rischio è che non lo facciamo più. Sono fiducioso che l’Italia abbia le potenzialità per questa sfida».
E torna anche sul Mes. «Il Fondo Salva Stati è fondamentale perché dobbiamo rafforzare la resilienza dei sistema sanitari – ha concluso. – Le condizionalità macroeconomiche che hanno caratterizzato la crisi precedente sono state eliminate per queste linee di prestiti».
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: AGI
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