
Le prove dureranno sino a metà novembre. Sono 32 mila i posti messi a bando, più del doppio le domande. Scontro sulla data di inizio tra Pd e M5s
Abbiamo finalmente la data. Inizierà il prossimo 22 ottobre il concorso straordinario per docenti delle medie e delle superiori con almeno tre anni di servizio.
Dopo mesi di polemiche, un braccio di ferro durissimo coi sindacati, la mediazione del premier Conte, ecco che il concorso tanto atteso è arrivato. Quando il bando è uscito sono arrivate oltre 64 mila domande ma i posti messi a disposizione sono circa la metà, 32 mila. Nel 67,7% dei casi i candidati sono donne mentre le Regioni per le quali sono state presentate più domande sono la Lombardia (12.385), la Toscana (5.923) e l’Emilia Romagna (5.824).
Le prove proseguiranno almeno fino a metà novembre: toccherà prima ai docenti delle medie e delle superiori poi a quelli ordinari per infanzia/primaria e per le secondarie di primo e secondo grado.
La prova scritta, da superare con il punteggio minimo di 7 decimi o equivalente e da svolgere con il sistema informatizzato, è distinta per classe di concorso e tipologia di posto. La durata è pari a 150 minuti. I candidati devono rispondere a cinque quesiti a risposta aperta volte ad accertare le competenze disciplinari e didattiche più un sesto quesito per la comprensione della lingua inglese (livello B2).
Il concorso, la cui data andrà in Gazzetta Ufficiale domani, arriva a scuola iniziata e non servirà comunque per rendere di ruolo gli insegnanti precari: questo succederà, in maniera retroattiva, dal prossimo anno per chi supera il concorso. Ai vincitori, infatti, sarà riconosciuta la decorrenza giuridica del rapporto di lavoro dal primo settembre 2020.
Attenzione alle norme anti-Covid: all’ingresso sarà controllata la temperatura con i termoscanner e chi ha febbre superiore a 37,5 o sintomatologia respiratoria non potrà accedere.
Sulla data di inizio si è acceso lo scontro tra Pd e M5s. Secondo i dem il concorso va rinviato a Natale. «Farlo ora significa stressare le scuole che verranno private di molti docenti, i quali andranno a sostenere le prove del concorso. Avremmo preferito farlo a ridosso delle vacanze di Natale», sottolinea la responsabile scuola del Pd, Camilla Sgambato.
La replica dei pentastellati non si è fatta attendere. «Nessun rinvio. Fosse stato per noi avremmo fatto tenere le prove ad agosto ma con il superamento del test a crocette e l’introduzione della prova a risposta aperta abbiamo concordato il procrastinarsi della data all’autunno», ribattono.
di: Maria Lucia PANUCCI
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