
Il comune di Santa Fiora apre le porte ai lavoratori da remoto
In provincia di Grosseto sulle alture della Toscana c’è un paese, Santa Fiora, che è diventato il primo smart working village d’Italia. Un progetto reso possibile dal recente arrivo della banda ultralarga che punta ad attirare i lavoratori coinvolti nel sistema ibrido dello smart working che desiderano lavorare almeno per un periodo in un piccolo borgo di montagna.
Per rientrare nel progetto Santa Fiora Smart Village è stato pubblicato un bando «che ha una dotazione finanziaria complessiva di 30 mila euro – spiega il Comune toscano – per coprire fino al 50% dell’affitto a chi desidera vivere per un periodo a Santa Fiora, lavorando da remoto». Inoltre è prevista l’erogazione di un voucher per coloro che prenderanno casa per almeno due mesi nel territorio comunale. L’importo mensile non sarà superiore ai 200 euro e potrà essere riscosso per una durata non superiore ai 6 mesi.
«Crediamo che il lavoro da remoto non sia solo una soluzione temporanea per affrontare l’emergenza – ha spiegato il sindaco di Santa Fiora, Federico Balocchi – ma possa rappresentare il futuro, almeno per certe professioni, mettendo in modo intelligente la persona nella condizione di operare al meglio per la propria azienda e al tempo stesso di essere felice, senza dimenticare che stare bene significa anche essere più produttivi».
Il bando è rivolto a tutti, dipendenti pubblici e privati, lavoratori autonomi, professionisti e artigiani. Per partecipare è necessario presentare domanda sul sito del comune di Santa Fiora, entro e non oltre il 31 dicembre 2020.
di: Micaela FERRARO
FOTO: ANSA
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