
La perdita netta è di 225,5 milioni. La compagnia si prepara a volare per il 50-80% dei livelli registrati prima della pandemia nell’estate del 2021
Secondo trimestre in rosso per Ryanair. In scia al calo del traffico passeggeri causato dalla pandemia e dalle relative restrizioni di viaggio, la più grande compagnia aerea low-cost d’Europa ha contabilizzato una perdita netta di 225,5 milioni di euro tra luglio e settembre, a fronte dell’utile di 910,2 milioni di euro dello stesso periodo dello scorso anno. E’ la prima volta che va in rosso dal 2009.
Escludendo le voci straordinarie, la perdita netta adjusted è risultata pari invece a 22,6 milioni di euro, mentre nel primo semestre il vettore ha registrato un rosso su base rettificata di 196,5 milioni di euro. Anche il fatturato ha evidenziato una contrazione, attestandosi a 1,05 miliardi di euro nel trimestre contro i 3,08 miliardi generati nell’analogo periodo del 2019.
La società ha ribadito che, nonostante si aspetti di trasportare circa 38 milioni di passeggeri nel corso dell’anno, potrebbe essere costretta a tagliare le stime sul dato al ribasso nel caso in cui i Governi europei decidessero di imporre altre restrizioni o lockdown durante la stagione invernale.
Per quanto riguarda l’estate 2021 si prepara a volare per il 50-80% dei livelli registrati prima della pandemia.
di: Maria Lucia PANUCCI
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