
L’istituto non dovrebbe annunciare nuove misure ma soltanto l’estensione della portata e l’allungamento della durata di quelle già messe in campo quest’anno per combattere la crisi scaturita dalla pandemia
L’attesa è finita. E’ prevista per oggi la riunione di politica monetaria della Banca centrale europea. L’Eurotower si ritroverà a valutare una situazione decisamente controversa, con da un lato le speranze di un vaccino, dall’altro un’economia messa in ginocchio ancora una volta dalle nuove misure restrittive messe in campo dai vari Governi per fronteggiare l’aumento dei contagi da Coronavirus.
Ma non ci dovrebbero essere grandi sorprese. Molti scommettono su un’estensione e un ampliamento del Pepp, unito a delle condizioni più favorevoli per le Tltro. «La Bce ha chiaramente due obiettivi in mente al momento, oltre a quello relativo all’inflazione a lungo termine – evidenziano gli analisti di Mfs, – mantenere le attuali condizioni di finanziamenti agevolati ed evitare l’inasprimento delle condizioni di credito. In tale ottica, si prevede che annuncerà una ricalibrazione delle misure di politica monetaria in corso».
Gli strategist del gruppo stimano un’espansione del programma Pepp in corso di 300-400 miliardi di euro e una proroga fino alla fine del 2021.
Ancora più ottimisti gli analisti di La Francaise AM che invece si aspettano che la portata del Pepp aumenti di di circa 500 miliardi, con l’orizzonte temporale esteso anche in questo caso alla metà del 2021. Non solo. «Ci attendiamo un Tltro con condizioni attraenti, come scadenze a lungo termine ad almeno tre anni, tassi bassi anche al -1%, e forse alcuni cambi sulle agevolazioni sui prestiti e sui benchmark del credito. In ogni caso, per entrambi, ci attendiamo che il focus si concentri sulla duration più che sull’intensità», hanno spiegato.
La Bce aggiornerà inoltre le proprie previsioni macroeconomiche. «Potremmo assistere a un miglioramento della crescita nel 2020 a seguito di una significativa serie di sorprese al rialzo nel terzo trimestre, anche se l’outlook per la prima parte del 2021 si è indebolito alla luce delle misure adottate in autunno per contenere il contagio – evidenziano gli analisti del gruppo. – Potremmo anche assistere ad un ulteriore riduzione delle stime sull’inflazione a seguito del recente rialzo dell’euro».
di: Maria Lucia PANUCCI
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