
Proroghe ulteriori non sono al momento possibili. Servirebbero altri 10 miliardi di euro
C’è “un forte impegno” sul superbonus e si sta lavorando a una proroga di 6 più 6 mesi, fino al primo gennaio 2023, con gli ultimi 6 mesi che servirebbero per consentire il completamento dei lavori. E’ questa, secondo fonti del ministero dell’Economia e delle Finanze, l’ipotesi allo studio del Mef sull’incentivo edilizio.
Proroghe ulteriori, precisano le stesse fonti, non sono al momento possibili perché richiederebbero altri 10 miliardi per un solo anno in più, da reperire o con tagli al bilancio o a scapito di altri capitoli del Recovery Fund.
Sulla questione il Movimento cinque stelle annuncia battaglia. «La risoluzione votata in Parlamento da tutti i partiti di maggioranza pochi mesi fa – affermano i deputati M5s Luca Sut e Patrizia Terzoni – chiedeva di prorogare la misura di altri tre anni oltre l’attuale scadenza del 2021, affinché potesse esplicare i suoi effetti positivi non solo sui cittadini ma anche sull’economia e sull’occupazione. Chi ora afferma che la proroga non era in legge di Bilancio finge di non sapere che il confronto tra le forze di maggioranza sulla necessità di introdurla e sulle modalità più efficaci per farlo non si è mai interrotto».
C’è comunque la volontà di mediare proponendo come data di scadenza della misura il 31 dicembre 2023. Ipotesi che, come sottolineano sempre i deputati pentastellati, giunge a gran voce da tutte le realtà della filiera delle costruzioni, da tante associazioni di consumatori e ambientalisti, dalle associazioni di tecnici e da tanti cittadini in quanto “le imprese hanno bisogno di più tempo per pianificare e realizzare i lavori e anche per tanti edifici condominiali servono tempi congrui per analizzare la fattibilità dell’intervento e deliberare“.
di: Maria Lucia PANUCCI
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