
Il numero è raddoppiato rispetto al 2019
Secondo una stima elaborata dalla Coldiretti sulla base dei dati raccolti nell’ultimo rapporto di attuazione sugli aiuti alimentari distribuiti con il Fead, il Fondo di aiuto agli indigenti, sono stati quattro milioni i cittadini che hanno chiesto aiuto per mangiare a Natale e a Capodanno. «È la punta dell’iceberg della situazione di difficoltà in cui si trova un numero crescente di persone costrette a far ricorso alle mense dei poveri – ha sottolineato Coldiretti – e molto più frequentemente ai pacchi alimentari, anche per le limitazioni rese necessarie dalla pandemia».
Secondo quanto stimato dalla Coldiretti, il 21% tra le categorie più deboli è rappresentato da bambini di età inferiore a 15 anni. Il 9% sono anziani sopra i 65 anni e il 3% i senza fissa dimora. Una larga fetta di indigenti è rappresentata dai nuovi poveri, coloro che hanno perso il lavoro: «i piccoli commercianti o artigiani che hanno dovuto chiudere, le persone impiegate nel sommerso che non godono di sussidi o aiuti pubblici e non hanno risparmi accantonati – ha spiegato Coldiretti – come pure molti lavoratori a tempo determinato o con attività saltuarie che sono state fermate dalle limitazioni rese necessarie dalla diffusione dei contagi per covid».
Per far fronte alla situazione emergenziale è cresciuta la solidarietà: 10.194 strutture periferiche come mense e centri di distribuzione promosse da 197 enti caritativi, oltre alla Caritas, al Banco Alimentare, alla Croce Rossa Italiana e alla Comunità di Sant’Egidio.
di: Micaela FERRARO
FOTO: AGI
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