
L’Asia è positiva in scia a Wall Street che ieri ha chiuso il mese di giugno riportando il migliore trimestre in decenni
Le Borse europee hanno avviato la prima seduta del secondo semestre in moderato rialzo, cercando di reagire alla recente debolezza. Nei primi minuti di contrattazione l’indice Eurostoxx 50 sale dello 0,20%. A Francoforte il Dax avanza dello 0,66%, confortato dal buon dato sulle vendite al dettaglio, che a maggio sono rimbalzate (+13,9%) più del previsto. A Parigi il Cac40 scivola invece dello 0,31% e a Londra l’indice Ftse100 è poco mosso con un -0,10%.
Milano è cauta con l’indice Ftse Mib che segna un +0,29% a 19.430 punti. Sale dell’1,65% a 1,60 euro Mps che starebbe valutando scenari di integrazione con altri istituti compreso Banco Bpm (-0,38% a 1,323 euro), mentre il Tesoro sta predisponendo un decreto per regolare l’uscita da Siena. Intesa Sanpaolo ha rivisto al rialzo di circa 200 milioni di euro, a 1.200 milioni, la plusvalenza generata dalla cessione della quota in Nexi (+0,19% a 15,43 euro). E per quanto riguarda l’ops su Ubi Banca (+0,10% a 2,91 euro) un gruppo di soci che vale l’8% del capitale ha deciso di rimandare ogni decisione in merito all’offerta arrivata da Intesa.
L’indice della produzione industriale cinese lascia ben sperare gli investitori, anche se da Pechino arriva lo spettro di un nuovo ceppo pandemico.
Proprio l’andamento della pandemia è un altro motivo di interesse per gli investitori. Oltre al numero dei contagi, che ha superato i 10 milioni (più di mezzo milione i decessi), nuovi presagi funesti arrivano dalla Casa Bianca, dove il consigliere per il Covid-19 Anthony Fauci ha dichiarato che in Cina è stato trovato un nuovo ceppo influenzale portato dai maiali che secondo gli scienziati potrebbe diventare pandemico. Negli Usa intanto vengono sempre più contingentati i voli verso gli Stati duramente colpiti dal Coronavirus.
Questa mattina i listini asiatici si sono mossi per la gran parte in territorio positivo (fa eccesione Tokyo che ha terminato in calo dello 0,75%), in scia a Wall Street che ieri ha chiuso il mese di giugno riportando il migliore trimestre in decenni.
Le valute europee perdono valore rispetto al dollaro, con l’euro che scambia abbastanza piatto a 1,224 (-0,06%) e la sterlina a 1,237 (-0,18%). Il dollaro perde invece sullo yen giapponese, con un cambio a 107,57 (-0,31%).
Commodities in crescita, con l’oro a 1.801 dollari l’oncia (+0,06%) e il petrolio in terreno positivo: il Wti è a +0,97% e 39,67 dollari al barile (resta comunque sotto i 40), il Brent a +0,82% e 41,61 dollari.
Attenzione oggi all’indice Pmi manifatturiero delle principali economie europee e dell’intera Eurozona relativo al mese di giugno. In uscita anche il tasso di disoccupazione in Germania. Nel pomeriggio dagli Stati Uniti giungeranno il sondaggio Adp sulla variazione degli occupati, oltre che l’Ism manifatturiero.
di: Maria Lucia PANUCCI
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