
L’import segna -12,8%. L’avanzo commerciale raggiunge +63.577 milioni
Il 2020 si chiude con una contrazione complessiva dell’export del 9,7%. Si tratta del peggior risultato dopo la caduta registrata nel 2009. Lo ha reso noto l’Istat spiegando che la contrazione, dovuta per oltre un terzo al calo delle vendite di beni strumentali, è estesa a tutti i principali mercati di sbocco. Paesi Asean e Opec, Francia e Regno Unito mostrano però le flessioni più marcate. All’opposto, è molto contenuto il calo dell’export verso la Cina. L’import è diminuito nel 2020 del 12,8%.
Nel mese di dicembre l’indice della Bilancia commerciale reso noto dall’Istat, ossia la misura la differenza di valore tra i beni esportati e quelli importati (esportazioni meno importazioni), segna 6,844 miliardi di euro dai 6,751 miliardi precedenti. Nell’intero 2020 il dato raggiunge +63.577 milioni (+86.125 milioni al netto dei prodotti energetici), mentre l’anno prima si era attestato a +56.116 milioni.
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: ANSA
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