
La strategia contro le varianti: test ad hoc e più vaccini. Dal Vaticano fanno sapere che anche la prossima Pasqua sarà celebrata con restrizioni
I 150 milioni di dosi aggiuntive del vaccino anti-Covid di Moderna acquistati dalla Commissione europea saranno consegnati nel terzo e quarto trimestre del 2021. Lo comunica l’azienda. Finora la Commissione europea ha ordinato un totale di 310 milioni di dosi. L’accordo include un’opzione per acquistare ulteriori 150 milioni di dosi da consegnare invece nel 2022.
Per contrastare la ripresa della pandemia causata dalle nuove varianti, la Commissione Ue ha messo a punto una strategia basata su tre priorità: sviluppare nuovi test “ad hoc” e rafforzare il sequenziamento del genoma; accelerare il processo di autorizzazione dei vaccini; rafforzarne la produzione. «Siamo pronti a fare un passo in avanti e a proporre un’autorizzazione d’emergenza per i vaccini in Ue con una responsabilità condivisa tra di noi se i leader Ue saranno d’accordo a seguire questa direzione – ha detto la commissaria europea per la Salute, Stella Kyriakides, in conferenza stampa. – Dobbiamo cercare di fare in modo che i vaccini siano approvati nei tempi più brevi, attraverso procedure rapide che consentano, allo stesso tempo, che i cittadini si sentano sicuri e la società si fidi. Non si scende a compromessi sulla sicurezza».
Anche la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen invita ad accelerare i tempi. «Dobbiamo accelerare le vaccinazioni, i casi di varianti Covid aumentano e ne emergono di nuove. I vaccini approvati in Ue sembrano efficaci contro le varianti ma le varianti sono più contagiose e quindi favoriscono l’insorgere di altre».
Intanto dal Vaticano fanno sapere che anche per questa Pasqua ci saranno le restrizioni. «Per le celebrazioni della Domenica delle Palme, del Giovedì Santo, del Venerdì Santo e della Veglia Pasquale valgono le indicazioni dello scorso anno – è infatti l’indicazione della Congregazione per il Culto divino. – Stiamo ancora affrontando il dramma della pandemia di Covid-19 che ha portato molti cambiamenti anche al consueto modo di celebrare la liturgia».
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: EPA/STEPHANIE LECOCQ
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