
Il fatturato 2020 scende a 72,5 mld e fa -26%. Nei primi mesi del 2021 ancora cali a -18,4%. Niente livelli pre-Covid prima del 2023
Il 2020 è stato un anno da dimenticare anche per l’industria italiana della moda, con 25 miliardi di euro persi rispetto al 2019. La stima, ancora preliminare, arriva dai numeri illustrati dal presidente di Confindustria Moda, Gianfranco Di Natale, in una conferenza stampa online. L’anno passato il fatturato complessivo è stato pari a 72,5 miliardi di euro, in calo del 26% rispetto al 2019.
«Un calo importante – ha commentato il presidente di Confindustria Moda, Cirillo Marcolin – che fotografa una situazione drammatica, nonostante una ripresa nel quarto trimestre e il fatto che le imprese, anche piccole e medie, pur se meno dei grandi gruppi, hanno mostrato relativa dinamicità, tanto che in 10 mesi la bilancia dei pagamenti raggiunge comunque i 17,4 miliardi, confermando il settore come il primo contributore alla bilancia commerciale del Paese fra le tre F (Fashion, Food, Forniture) che hanno reso il Made in Italy un’eccellenza in tutto il mondo».
Nel quarto trimestre 2020 la contrazione media delle aziende del settore è nell’ordine del -20%. Quanto all’occupazione il 50% di quelle intervistate indica un calo degli addetti in base a quanto consentito dalla legge, cioè con con risoluzioni consensuali, pensionamenti e mancati rinnovi di contratti a termine, il 35% la riferisce invariata e il 15% aumento. Il 33% del campione ha confermato che la Cig ha interessato oltre 80% dipendenti.
Nei primi mesi del 2021 si registra un trend simile a quello del trimestre precedente, con un calo del fatturato del 18,4%, mentre per il secondo trimestre del 2021 è attesa un’attenuazione della flessione, con un calo previsto di circa il 10%. Ma secondo Marcolin non si tornerà ai livelli pre-Covid prima del 2023.
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: ANSA
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