
I dati di Revolut confrontano la spesa di febbraio 2021 con quella di febbraio 2020: crescita graduale ma si attende l’estate per tornare ai livelli pre-Covid
Gli italiani vogliono tornare alla normalità: quando le restrizioni si allentano tornano alle abitudini del pre-Covid. A dimostrarlo sono i dati rilevati da Revolut, che mettono a confronto spesa e numero di transazioni di febbraio 2020 con quelli di febbraio 2021, quando tutta l’Italia era in zona gialla e i locali potevano fare servizio al tavolo fino alle 18.
A febbraio 2020 la media della spesa degli italiani in bar e ristoranti era stata di circa 96 euro a persona. Con il primo lockdown nazionale il dato era crollato del 47%, con picchi che avevano toccato -66% in Valle d’Aosta, -60% in Molise e -56% in Basilicata. Il calo vertiginoso aveva riguardato anche il numero di transazioni: -88% a livello nazionale, con drammatiche punte di -95% in Sardegna e di -91% in Campania, Basilicata e Valle d’Aosta.
Un anno dopo, a febbraio 2021, con l’Italia quasi tutta in zona gialla, la spesa media e il numero di transazioni non raggiungono i livelli del pre-pandemia, ma crescono in modo graduale. Rispetto al 2020, la spesa media nazionale è stata inferiore del 24%, con alcune Regioni che però hanno recuperato quasi del tutto, come le Marche (-5%) o la Basilicata (-13%). Resta, invece, significativa, la differenza nel numero di transazioni: i dati di Revolut indicano un -34% nazionale, ma con una base utenti crescita che incrementa il divario tra i due periodi.
«I nostri dati mostrano chiaramente quanto le persone cerchino di godersi un po’ di normalità appena possibile, lo abbiamo visti anche nelle due settimane prima di Natale quando ristoranti e bar erano aperti in gran parte dell’Italia» – ha commentato Elena Lavezzi, responsabile Sud Europa di Revolut. – «A febbraio quasi tutte le Regioni sono entrate in zona gialla, che ha significato bar e ristoranti aperti fino alle 18. Il meteo favorevole in molte aree geografiche ha poi sicuramente spinto gli italiani a uscire, soprattutto nei fine settimana, con il conseguente aumento delle transazioni. I danni» – ha aggiunto Lavezzi, – «non sono stati limitati, purtroppo. È vero che a febbraio le persone hanno ricominciato a spendere, in media circa il 24% in meno rispetto a un anno fa, ma è anche vero che il numero delle transazioni è significativamente inferiore a quello di un anno fa. Probabilmente per tornare ai livelli pre-Covid dovremo aspettare l’estate. Dopo febbraio» – ha proseguito Lavezzi – «con le Regioni di nuovo arancioni e rosse, sono tornate a diminuire la spesa media per utente e le transazioni. Le persone ordinano il cibo con delivery o asporto, ma ovviamente i volumi non sono paragonabili a quelli che vediamo quando i locali sono aperti e fruibili dai clienti. Con l’arrivo dell’estate ci aspettiamo un significativo aumento della spesa e delle transazioni, se i locali saranno aperti anche la sera, come accaduto lo scorso anno» – ha concluso.
di: Alessia MALCAUS
FOTO: ANSA
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