
Il piccolo Paese dei Balcani, in grave deficit economico, chiede ora aiuto all’Ue per ripagare la somma dovuta per la realizzazione dell’opera, ancora incompleta. Ma Bruxelles dice no
La Cina detiene un quarto del debito pubblico del Montenegro. Lo Stato balcanico, infatti, deve ripagare alla Cina un prestito da quasi un miliardo di dollari contratto per la realizzazione di un’autostrada ancora incompleta a opera della China Road and Bridge Corporation.
Nel 2014 Podgorica firmò un accordo con la banca cinese ExIm per finanziare l’85% del costo dell’opera. Il primo quarto dell’autostrada è costato 20 milioni di euro al chilometro, per un totale di 41 chilometri. Stando a quanto ha spiegato il ministro delle Finanze Milojko Spajic al Financial Times, si tratta di una delle autostrade più care al mondo.
Il primo rimborso del debito è previsto a luglio. In caso di insolvenza, i termini del contratto danno alla Cina il diritto di accedere alla terra montenegrina come garanzia.
Il Montenegro contava sul turismo russo per poter ripagare l’autostrada, prima che la pandemia e l’impraticabilità finanziaria del progetto si mettessero in mezzo. Nonostante nel 2006 e nel 2012 due studi di fattibilità avessero concluso che l’autostrada è economicamente insostenibile, il precedente governo guidato dal Partito democratico dei socialisti aveva proceduto alla firma del contratto.
Ora il Montenegro, in grave difficoltà con un crollo del Pil del 15%, chiede aiuto all’Unione europea per poter saldare il debito con Pechino. «Il Montenegro è abbastanza piccolo, per l’Ue dovrebbe essere una decisione facile aiutarci a rifinanziare il prestito» – ha esortato Spajic. Oltre la Commissione Ue, il ministro ha annunciato che il governo cercherà aiuto finanziario da altre organizzazioni occidentali, tra cui la Banca europea per gli investimenti e la Banca europea per la ricostruzione e lo sviluppo.
Nel frattempo Bruxelles ha già risposto negativamente alla richiesta. «L’Ue nutre preoccupazioni sugli effetti socioeconomici e finanziari di alcuni investimenti cinesi perché vi è il rischio di squilibri macroeconomici e dipendenza dal debito. Non possiamo ripagare debiti che nostri Stati partner assumono con terzi» – ha affermato il portavoce per la politica estera dell’Ue, Peter Stano. – «L’Ue è già il principale sostenitore economico del Montenegro nonché principale investitore e partner commerciale. Lavoriamo insieme su qualsiasi questione che sia economia, infrastrutture per rafforzare lo sviluppo economico; che per velocizzare l’integrazione con l’Ue e assicurare anche una ripresa post Covid» – ha spiegato il portavoce Ue. – «Il fondo di investimenti dell’Unione prevede 9 miliardi di euro per i Balcani occidentali».
di: Alessia MALCAUS
FOTO: ANSA/GIORGIO BENVENUTI
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