
L’azienda si prepara allo sbarco in Europa: si partirà dalla Norvegia
La carenza di chip sta mettendo in difficoltà anche Nio. La start up cinese di auto elettriche ha annunciato di ritenere che questo problema rallenterà le consegne dei suoi veicoli nel secondo trimestre.
Per ora la società aveva interrotto la produzione per cinque giorni alla fine di marzo, fattore che, come aveva detto il presidente Nio Willaim Li, avrebbe inciso sulle consegne di veicoli del mese di aprile. Ora il gruppo prevede che le consegne del secondo trimestre si attesteranno tra le 21.000 e le 22.000 unità, in rialzo tra il 5% e il 10% rispetto ai primi tre mesi dell’anno ma si tratterebbe di un rallentamento significativo rispetto alla crescita delle consegne pari a +16% nel primo trimestre e del boom del 42% del quarto trimestre.
Ma veniamo ai numeri. Tra gennaio e marzo il costruttore asiatico ha raggiunto un giro d’affari per 1,22 miliardi di dollari, in crescita del 481% su base annua. Un dato nettamente superiore alle stime del mercato, che erano per un risultato pari a 1,06 miliardi di dollari. In netto calo le perdite che, nello stesso periodo, sono state pari a $744.1 milioni. Anche in questo caso si è trattato di un risultato migliore delle attese.
Nel frattempo prepara lo sbarco in Europa dove è già presente con un centro di progettazione situato a Monaco di Baviera, in Germania, e un dipartimento di ricerca e sviluppo con uffici di ingegneria avanzata a Oxford, in Inghilterra. La casa automobilistica ha fatto sapere che il 6 maggio terrà una conferenza stampa ad Oslo, in Norvegia, per parlare del suo arrivo in questo mercato. E l’idea è quella di partire proprio dalla Norvegia, un mercato dove le auto elettriche sono una realtà consolidata. Poi pare che il marchio arriverà anche in Germania e nel Regno Unito.
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: ANSA
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