
Banco Bpm accelera nel processo di derisking: prevista cessione delle sofferenze per 1,5 mld entro giugno. Sale a 1.607 il numero dei dipendenti in uscita su base volontaria, previste 800 assunzioni
Banco Bpm ha riportato nel primo trimestre dell’anno una buona performance dei proventi operativi core, ossia margine di interesse e commissioni, che sono risultati pari a 968 milioni con una crescita del 5,9% rispetto al corrispondente periodo del precedente esercizio. Il dato rappresenta il miglior risultato a partire dal quarto trimestre 2018.
Il risultato della gestione operativa è stato di 484 milioni di euro, in crescita del 51,4%, e l’utile netto ammonta a 100 milioni di euro rispetto ai 151,6 milioni dei primi tre mesi del 2020. Gli impieghi netti performing core (mutui, finanziamenti, conti correnti e prestiti personali) si attestano a 99,2 miliardi di euro, con una crescita del 5,6% su base annua.
Nel corso del trimestre, il gruppo ha avviato un’ulteriore accelerazione del processo di derisking attraverso un piano di cessione di crediti non performing per complessivi 1,65 miliardi di euro lordi. La banca prevede di poter completare la cessione di 1,5 miliardi di euro lordi di sofferenze entro il prossimo 30 giugno.
Banco Bpm, in occasione dei conti trimestrali, ha fatto sapere che successivamente alla chiusura del trimestre, in accordo con le organizzazioni sindacali, il numero concordato di dipendenti che saranno accompagnati alla pensione su base volontaria si è incrementato da 1.500 a 1.607 unità, mentre le contestuali assunzioni previste sono passate da 750 a circa 800 unità. Più della metà delle uscite concordate è prevista entro giugno. Inoltre, il gruppo si è impegnato ad aumentare del 33% entro il 2023 la presenza di donne in posizioni manageriali.
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: ANSA/MATTEO BAZZI
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