
La start-up nasce con l’obiettivo di valorizzare le ricerche e i ricercatori delle università italiane nell’ambito della biotecnologia
Le ricerche biotecnologiche delle università italiane diventano realtà grazie all’operato di Clever Bioscience, un modello che ha già suscitato l’interesse delle aziende italiane, europee e giapponesi. Ce ne parlano Giorgio Freschi e Davide De Simeis.
Clever Bioscience è una start-up innovativa nata con l’intento di essere un supporto per le aziende italiane e non nello sviluppo di nuovi prodotti a basso impatto ambientale. In particolare, la start-up sfrutta le ricerche delle università italiane, di alto profilo e valore tecnologico, per sviluppare prodotti che possano arrivare il prima possibile sul mercato.
Con una trasversalità settoriale e merceologica che va dall’agroalimentare al farmaceutico e dal nutraceutico al cosmetico, Clever Bioscience segue i clienti in tutte le fasi del percorso di sviluppo. Si parte con lo studio di fattibilità dell’idea progettuale proposta dal cliente o dalle stesse università per proseguire con la valutazione sia in termini di posizionamento sul mercato che in termini di efficacia e costi, per arrivare alla commercializzazione del prodotto stesso. Come sottolineato, infatti, uno studio va valutato fin dall’inizio nella sua fattibilità economica: molte ricerche e molti prodotti potrebbero essere altamente validi ma non venire ben recepiti dal mercato. In questi casi Clever Bioscience opera nella ricerca di strade e strategie alternative per soddisfare i clienti, le cui esigenze vengono seguite a 360 gradi.
Tra le fasi di sviluppo gestite dalla start-up ci sono anche quella del processo industriale, per garantire al cliente la produzione del prodotto secondo i quantitativi espressi nei business plan, e la registrazione del prodotto stesso. Quest’ultima, infatti, si compone di un iter molto preciso e spesso complesso: seguire lo sviluppo dall’inizio permette dunque di procedere più rapidamente.
Uno dei grandi meriti di Clever Bioscience è quello di valorizzare al meglio le realtà universitarie italiane e i ricercatori che ne fanno parte, sfruttandone le ideali attitudini e competenze per aiutare le aziende si rivolgono alla start-up. Negli ultimi tre anni, inoltre, questa ha triplicato il numero dei suoi ricercatori interni e, alla continua ricerca di nuovi elementi da inserire, collabora con le università italiane anche tramite l’istituzione di dottorati di ricerca.
Quello delle biotecnologie è un settore altamente innovativo che include varie tecniche da applicare a numerosi settori merceologici. Clever Bioscience si avvale di diverse divisioni: biologia molecolare, microbiologia, biocatalisi, chimica e formulazione. Discipline diverse tra di loro che si integrano benissimo per dar vita, in modo veloce ed efficace, ai prodotti finiti. Il fine ultimo della start-up, nell’ambito delle direttive internazionali, è quello di sostituire la chimica tradizionale e abbassare l’impatto ambientale dei prodotti con biomolecole alternative derivate dalla natura in grado di fornire lo stesso grado di efficacia.
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